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ARES
Nome
Ares
Alias
Mars, John Aaron, Mr. Talon, Warhawk
Occupazione
Dio della guerra
Luogo di nascita
Olimpo (Grecia, Europa)
Affiliazioni
Dèi dell'Olimpo, Potenti e Oscuri Vendicatori
Parenti
Zeus (padre), Hera (madre), Enyo (moglie), Delmos, Phobos (figli), Hephaestus (fratello), Ercole, Apollo, Dioniso, Hermes (fratellastri), Artemis
Prima Apparizione
POTERI E ABILITA'
In quanto dio dell'Olimpo, Ares possiede grande forza (solleva fino a 70 tonnellate), vigore quasi inesauribile e resistenza. Come tutti gli dèi olimpici è immortale, ha una forza vitale che non puà essere annullata con mezzi convenzionali. Ares è un esperto nell'arte del combattimento, di armi antiche e moderne e di ogni forma di guerra.

Il dio della guerra

 

Ares, l'immortale figlio del re degli dèi Zeus, è stato per secoli il signore della guerra dell'antica Grecia e di Roma. Bellicoso e agguerrito, Ares, insieme a suo fratello Ercole, diede sfogo alla sua passione per la guerra diventando protagonista di migliaia di battaglie sulla Terra. La complicità con il fratello si interruppe quando Ares scoprì che Ercole era il preferito sia di Zeus che degli abitanti della Terra. A peggiorare la situazione, durante una delle leggendarie Fatiche, Ercole uccise gli "uccellini" di Stinfalo, gli animaletti da compagnia prediletti dal fratellone e da qui la loro inimicizia divenne ancora più forte. Dopo che Giove ebbe permesso di cessare il culto della religione greco-romana, Ares provò un profondo rancore nei confronti della sua famiglia e tentò più volte di conquistare l'Olimpo. 



La pecora nera della famiglia

Durante una sfida tra Ercole e Plutone, meglio conosciuto come Ade, dio degli Inferi, Ares si alleo con quest'ultimo rifiutandosi di difendere l'odiato fratello. Ercole trovò in Thor, il dio del Tuono, un valido alleato sconfiggendo Plutone e costringendo Ares alla ritirata. Negli anni successivi, Ares si alleò con l'Incantatrice e i Warhawks contro i Vendicatori, rubò la lama d'Ebano del Cavaliere Nero per spegnere la fiamma di Prometeo e tentare di conquistare l'Olimpo e sfidò Namor, Venere e i Vendicatori prendendo ulteriormente le distanze dalla sua famiglia. Nonostante il cattivo comportamento di Ares, Zeus non biasimava troppo il figlio indisciplinato e quando Plutone attaccò l'Olimpico con un esercito di morti viventi, Zeus chiese aiuto proprio ad Ares. Il dio della guerra sconfisse da solo l'intero esercito del male, ma ogni speranza che le sue gesta eroiche portassero a un diverso atteggiamento verso di lui vennero deluse quando sentì di sfuggita che gli dèi suoi familiari e i loro compagni deridevano il suo comportamento. Piuttosto che far notare loro la mancanza di gratitudine o di discutere il suo caso, Ares decise di lasciare per sempre l'Olimpo e i suoi doveri divini. 



Un uomo e suo figlio

 

Sulla Terra, Ares, pur mantenendo la sua abilità, le armi e l'immortalità, iniziò a comportarsi come un uomo qualunque, trovando lavoro in un cantiere edile e mettendo su famiglia. Alexander, il figlio, non immaginava minimamente chi fosse davvero suo padre. I segreti, però, non durarano a lungo e la vita tranquilla di Ares sulla Terra, fu distrutta quando il fratello Hermes lo rintracciò per chiedegli di tornare sull'Olimpo e aiutarli dall'attacco di Amatsu-Mikaboshi, il dio del Caos giapponese. Tuttavia, questa volta, Ares non corse in loro aiuto rifiutandosi di dare loro una mano perché era ancora arrabbiato dal suo ultimo incontro con gli dèi e sulla Terra era felice. A questo punto Zeus ordinò a Hermes di rapire Alexander e di portarlo sull'Olimpo, nella speranza di costringere Ares a combattere. Ciò sortì l'effetto desiderato ma Ares per la rabbia si scontrò con e forze della polizia e, prima che Hermes potesse portarlo via, si lasciò sfuggire anche la sua vera identità. Quando i supremi fratelli arrivarono al palazzo nel quale Alex era presumibilmente tenuto prigioniero, trovarono soltanto macerie e rovine.

Mikaboshi aveva rapito Alex e con i suoi incantesimi malvagi stava alterando la mente del ragazzino, cercando di risvegliare in lui il retaggio paterno e trasformarlo in un'arma da usare contro gli dèi olimpici. Per convincerlo, gli raccontò tutte le malefatte del padre e del nonno e alla fine gli donò la spada "tagliaerba" forgiata da Efesto. Per noi mortali passarono solo pochi minuti, ma Alex subì il lavaggio del cervello per ben cinque anni (il tempo della dimensione degli dèi scorre diversamente). Gli olimpici, intanto, si erano riorganizzati: mentre Ares guidava l'assalto, Zeus vide Alex che vagava sperso sul campo di battaglia. Corse verso il nipote per soccorrerlo, ma questi era Mikaboshi sotto mentite spoglie. Sfruttando l'effetto sorpresa, il dio giapponese ferì gravemente il re degli dèi greci. Questo avrebbe dovuto portare lo scompiglio nelle file dell'esercito di Zeus, ma fece solo infuriare ancora di più Ares che divenne implacabile. Mikaboshi, allora, fuggì verso lo Yomi (gli inferi giapponesi) inseguito da Ares e dal ferito Zeus. Laggiù Ares ritrovò finalmente suo figlio, che però non era in sé, stravolto com'era dagli inganni di Mikaboshi e così colpì al petto il padre. La battaglia sembrava perduta, ma Zeus con le sue ultime forze liberò Alex dal condizionamento. Il ragazzo, tornato pienamente in sé, usò i suoi nuovi poteri per mettere fine al suo tenebroso tutore e terminare la guerra. 



Ares Vendicatore

 

Dopo i fatti dell'Olimpo, Ares aveva bisogno di riequilibrare di nuovo la sua vita, foss'anche soltanto per amore di Alex. Così tornò sulla Terra e si arruolò nei Potenti Vendicatori assemblati da Tony Stark alla fine di Civil War. Sebbene non fosse abituato a indossare costumi, a operare come membro di una squadra o fermare i combattimenti prima di giungere a una vittoria totale, Ares aiutò il gruppo contro il Dottor Destino e l'Uomo Talpa, ed ebbe un ruolo speciale nel fermare il malvagio Ultron utilizzando il siero di Ant-Man per rimpicciolirsi e distruggerlo dall'interno. È stato anche uno degli eroi che ha fermato l'invasione degli Skrull, ma, per quanto avesse fermato un attacco che potenzialmente poteva cambiare il mondo, i suoi sforzi non furono sufficienti a salvare la sua squadra. Gli Skrull erano così prossimi a conquistare la Terra che il governo sciolse i Potenti Vendicatori, licenziò lo screditato Iron Man e affidò a Norman Osborn l'incarico di mettere assieme un nuovo gruppo, dato che il Goblin di un tempo era diventato un pubblico eroe per il ruolo avuto nel respingere gli Skrull. A Osborn fu data anche la guida dello SHIELD, del quale rapidamente cambiò l'acronimo in HAMMER per contrassegnare la sua autorità in America. Ares accettò l'offerta di Norman Osborn di entrare a far parte dei Vendicatori governativi (quelli che vengono considerati gli Oscuri Vendicatori) cercando di eseguire diligentemente gli ordini, incarichi come quello di combattere contro War Machine o di assistere al Dottor Destino, anche se mal si confacevano al dio della guerra.

 

(continua..)

 

Pubblicazioni originali
ARES 2006 1 - 5 serie limitata
DARK AVENGERS: ARES 2009 1 - 3 serie limitata
THE SAVAGE AXE OF ARES 2010 one-shot one-shot
CHAOS WAR: ARES 2011 one-shot one-shot
Cronologia