Anno 42. Messalina approfitta dell'assenza del marito imperiale per tessere una rete che la porterà verso il potere supremo. Seguita dal suo unico e vero fedele amante Caio Silio, amministratore del Campidoglio, si prostituì presso il Senato e in tutti i palazzi di Roma organizzando orge per comprare favori. Per mettere a tacere le voci che la implicano nell'assassinio di Caligola, denuncia Cassio Cherea e il personale della guardia pretoriana a cui aveva ordinato di eseguire questo omicidio. Li fece giustiziare tutti durante giochi sadici e lussuriosi nel grande circo di Roma davanti a una folla rassicurata perché credeva di essersi liberata da un gruppo fazioso e pericoloso per il nuovo imperatore. Gli assassini restano assassini. E i giochi offerti da Messaline sono così divertenti! Allo stesso tempo, esiliò numerosi senatori, poi compromise dignitari in scandali orgiastici come il tribuno generale di Roma Antonino Massimo, e assassinò i più riluttanti dal suo amante Silio. Sostenuta dalla folla che credeva in una rinascita di Roma, fece elevare Silio al titolo di capo della guardia pretoriana al posto di Chéréas. Silius…un ex schiavo guardiano delle terme! Ma tra l'aristocrazia circolano ancora voci che provengono da Simone il Mago che fu l'ispiratore di Messalina e che se ne rammarica moltissimo. Sarebbe peggiore dei tiranni che ha eliminato? Per farla breve e in cerca di una prova d'amore, la giovane imperatrice ordina a Silio e alla sua nuova guardia pretoriana di spingere Massimo al suicidio e poi di assassinare Simone il Mago e alcuni dei suoi nobili ospiti durante uno dei suoi famosi banchetti.
46 pagine
da Messalina (Mitton) # 4 - Acte IV : Des orgies et des jeux, Ange - Francia (Giu 2013)
Ubriaca di rabbia, divenuta isterica, Messalina assassinò Tullio, decano del Senato, che chiese per lei l'esilio e per Silio la morte.
Claudio, divenuto un grande stratega, riconosciuto da Roma come un imperatore benevolo, un brillante costruttore e un ottimo amministratore, vinse le sue debolezze e abbandonò il vino. Sopravvissuto all'avvelenamento, non morirà in battaglia dove si coprirà di gloria, e questo rattrista Messalina. Ma le sue legioni sono lontane da Roma e vale la pena tentare il colpo di stato per legittimare suo figlio Britannico come unico pretendente al trono.
Per riprendere le redini del potere e dimenticare la puttana Agrippina e il figlio Nerone usurpatore, posti sotto l'alta protezione del generale Pallade ad Ostia (porto marittimo di Roma), la giovane richiama il suo amante Silio a capo del guardia pretoriana e la legione consolare del defunto tribuno Massimo, e molti dei suoi aristocratici che sapeva così bene sedurre e dissolvere per condurli alla cattura del Energia. Di fronte a un Senato ormai fantoccio, osa addirittura elevare Silius al titolo di imperatore!
Ma la plebe, stanca degli intrighi di palazzo, non segue il movimento, e il Senato, scandalizzato e spaventato da questo colpo di stato, dimentica i ricordi lussuriosi che Messalina gli ha lasciato per richiamare urgentemente Claudio a Roma.
Claudio, divenuto un grande stratega, riconosciuto da Roma come un imperatore benevolo, un brillante costruttore e un ottimo amministratore, vinse le sue debolezze e abbandonò il vino. Sopravvissuto all'avvelenamento, non morirà in battaglia dove si coprirà di gloria, e questo rattrista Messalina. Ma le sue legioni sono lontane da Roma e vale la pena tentare il colpo di stato per legittimare suo figlio Britannico come unico pretendente al trono.
Per riprendere le redini del potere e dimenticare la puttana Agrippina e il figlio Nerone usurpatore, posti sotto l'alta protezione del generale Pallade ad Ostia (porto marittimo di Roma), la giovane richiama il suo amante Silio a capo del guardia pretoriana e la legione consolare del defunto tribuno Massimo, e molti dei suoi aristocratici che sapeva così bene sedurre e dissolvere per condurli alla cattura del Energia. Di fronte a un Senato ormai fantoccio, osa addirittura elevare Silius al titolo di imperatore!
Ma la plebe, stanca degli intrighi di palazzo, non segue il movimento, e il Senato, scandalizzato e spaventato da questo colpo di stato, dimentica i ricordi lussuriosi che Messalina gli ha lasciato per richiamare urgentemente Claudio a Roma.
46 pagine
da Messalina (Mitton) # 5 - Acte V : Le palais des supplices, Ange - Francia (Giu 2015)
Roma è circondata dalle legioni di Claudio che tornano frettolosamente dalla Germania dopo aver radunato la coorte di Pallade di ritorno da Ostia. Il vecchio imperatore, devastato perché ancora innamorato della donna che lo ha reso il cornuto più glorioso della storia, non vuole un massacro finale che Caligola non avrebbe disdegnato. Durante l'assalto finale al Campidoglio, dopo una vana battaglia, la guardia pretoriana, la legione consolare e gli ultimi fedeli di Messalina si arresero o si suicidarono gettandosi dall'alto delle mura del palazzo. Abbandonate dai loro schiavi, Caio Silio, Messalina e sua madre Domizia si rifugiarono negli appartamenti imperiali mentre gli ordini di Pallade li costrinsero al suicidio, ultimo onore che la consuetudine romana offriva agli aristocratici decaduti. Domizia Lepida pretende la morte e Messalina, nel pieno della follia, non esita a sferrarle il colpo mortale. Il suo ultimo omicidio. Quella di questa madre dissoluta attraverso la quale tutto è accaduto, dal Tempio di Priapo fino a qui, ai vertici dell'Impero.
Dopo aver copulato un'ultima volta con Silius davanti al cadavere materno e mentre gli aggressori sfondano le porte, Messaline chiede a sua volta la morte in un orgasmo finale. Unito a lei per l'ultima volta, il suo unico e vero amante l'aiuta poi ad affondarle la spada nella gola prima di rivolgere la lama contro di lui, proprio mentre irrompe il generale Pallante.
Scostando i suoi ufficiali, Claudio entra barcollando e scopre la coppia infernale intrecciata nella stessa estasi, nello stesso stupore, nello stesso sangue, nella stessa morte. Lui stesso vorrebbe finire così, vicino a Messalina, su di lei, in lei, gridando il suo amore e il suo perdono, sotto gli occhi di Agrippina furiosa e di suo figlio Nerone, di ritorno da Ostia. Ma Pallante ferma il gesto suicida. del suo imperatore.
Roma è salva. Claudio Tiberio Cesare Augusto rimarrà nella storia uno dei suoi imperatori più prestigiosi e Messalina la più grande delle sue prostitute. Aveva 23 anni!
Dopo aver copulato un'ultima volta con Silius davanti al cadavere materno e mentre gli aggressori sfondano le porte, Messaline chiede a sua volta la morte in un orgasmo finale. Unito a lei per l'ultima volta, il suo unico e vero amante l'aiuta poi ad affondarle la spada nella gola prima di rivolgere la lama contro di lui, proprio mentre irrompe il generale Pallante.
Scostando i suoi ufficiali, Claudio entra barcollando e scopre la coppia infernale intrecciata nella stessa estasi, nello stesso stupore, nello stesso sangue, nella stessa morte. Lui stesso vorrebbe finire così, vicino a Messalina, su di lei, in lei, gridando il suo amore e il suo perdono, sotto gli occhi di Agrippina furiosa e di suo figlio Nerone, di ritorno da Ostia. Ma Pallante ferma il gesto suicida. del suo imperatore.
Roma è salva. Claudio Tiberio Cesare Augusto rimarrà nella storia uno dei suoi imperatori più prestigiosi e Messalina la più grande delle sue prostitute. Aveva 23 anni!
46 pagine
da Messalina (Mitton) # 6 - Acte VI : Dernier orgasme, Ange - Francia (Mar 2016)
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