Ubriaca di rabbia, divenuta isterica, Messalina assassinò Tullio, decano del Senato, che chiese per lei l'esilio e per Silio la morte.
Claudio, divenuto un grande stratega, riconosciuto da Roma come un imperatore benevolo, un brillante costruttore e un ottimo amministratore, vinse le sue debolezze e abbandonò il vino. Sopravvissuto all'avvelenamento, non morirà in battaglia dove si coprirà di gloria, e questo rattrista Messalina. Ma le sue legioni sono lontane da Roma e vale la pena tentare il colpo di stato per legittimare suo figlio Britannico come unico pretendente al trono.
Per riprendere le redini del potere e dimenticare la puttana Agrippina e il figlio Nerone usurpatore, posti sotto l'alta protezione del generale Pallade ad Ostia (porto marittimo di Roma), la giovane richiama il suo amante Silio a capo del guardia pretoriana e la legione consolare del defunto tribuno Massimo, e molti dei suoi aristocratici che sapeva così bene sedurre e dissolvere per condurli alla cattura del Energia. Di fronte a un Senato ormai fantoccio, osa addirittura elevare Silius al titolo di imperatore!
Ma la plebe, stanca degli intrighi di palazzo, non segue il movimento, e il Senato, scandalizzato e spaventato da questo colpo di stato, dimentica i ricordi lussuriosi che Messalina gli ha lasciato per richiamare urgentemente Claudio a Roma.
Claudio, divenuto un grande stratega, riconosciuto da Roma come un imperatore benevolo, un brillante costruttore e un ottimo amministratore, vinse le sue debolezze e abbandonò il vino. Sopravvissuto all'avvelenamento, non morirà in battaglia dove si coprirà di gloria, e questo rattrista Messalina. Ma le sue legioni sono lontane da Roma e vale la pena tentare il colpo di stato per legittimare suo figlio Britannico come unico pretendente al trono.
Per riprendere le redini del potere e dimenticare la puttana Agrippina e il figlio Nerone usurpatore, posti sotto l'alta protezione del generale Pallade ad Ostia (porto marittimo di Roma), la giovane richiama il suo amante Silio a capo del guardia pretoriana e la legione consolare del defunto tribuno Massimo, e molti dei suoi aristocratici che sapeva così bene sedurre e dissolvere per condurli alla cattura del Energia. Di fronte a un Senato ormai fantoccio, osa addirittura elevare Silius al titolo di imperatore!
Ma la plebe, stanca degli intrighi di palazzo, non segue il movimento, e il Senato, scandalizzato e spaventato da questo colpo di stato, dimentica i ricordi lussuriosi che Messalina gli ha lasciato per richiamare urgentemente Claudio a Roma.
46 pagine
Pubblicazione italiana: Cosmo Serie Gialla # 131 - I Grandi Maestri dell'Eros, vol. 9: Messalina 2, Editoriale Cosmo (Ago 2023)
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