Roma è circondata dalle legioni di Claudio che tornano frettolosamente dalla Germania dopo aver radunato la coorte di Pallade di ritorno da Ostia. Il vecchio imperatore, devastato perché ancora innamorato della donna che lo ha reso il cornuto più glorioso della storia, non vuole un massacro finale che Caligola non avrebbe disdegnato. Durante l'assalto finale al Campidoglio, dopo una vana battaglia, la guardia pretoriana, la legione consolare e gli ultimi fedeli di Messalina si arresero o si suicidarono gettandosi dall'alto delle mura del palazzo. Abbandonate dai loro schiavi, Caio Silio, Messalina e sua madre Domizia si rifugiarono negli appartamenti imperiali mentre gli ordini di Pallade li costrinsero al suicidio, ultimo onore che la consuetudine romana offriva agli aristocratici decaduti. Domizia Lepida pretende la morte e Messalina, nel pieno della follia, non esita a sferrarle il colpo mortale. Il suo ultimo omicidio. Quella di questa madre dissoluta attraverso la quale tutto è accaduto, dal Tempio di Priapo fino a qui, ai vertici dell'Impero.
Dopo aver copulato un'ultima volta con Silius davanti al cadavere materno e mentre gli aggressori sfondano le porte, Messaline chiede a sua volta la morte in un orgasmo finale. Unito a lei per l'ultima volta, il suo unico e vero amante l'aiuta poi ad affondarle la spada nella gola prima di rivolgere la lama contro di lui, proprio mentre irrompe il generale Pallante.
Scostando i suoi ufficiali, Claudio entra barcollando e scopre la coppia infernale intrecciata nella stessa estasi, nello stesso stupore, nello stesso sangue, nella stessa morte. Lui stesso vorrebbe finire così, vicino a Messalina, su di lei, in lei, gridando il suo amore e il suo perdono, sotto gli occhi di Agrippina furiosa e di suo figlio Nerone, di ritorno da Ostia. Ma Pallante ferma il gesto suicida. del suo imperatore.
Roma è salva. Claudio Tiberio Cesare Augusto rimarrà nella storia uno dei suoi imperatori più prestigiosi e Messalina la più grande delle sue prostitute. Aveva 23 anni!
Dopo aver copulato un'ultima volta con Silius davanti al cadavere materno e mentre gli aggressori sfondano le porte, Messaline chiede a sua volta la morte in un orgasmo finale. Unito a lei per l'ultima volta, il suo unico e vero amante l'aiuta poi ad affondarle la spada nella gola prima di rivolgere la lama contro di lui, proprio mentre irrompe il generale Pallante.
Scostando i suoi ufficiali, Claudio entra barcollando e scopre la coppia infernale intrecciata nella stessa estasi, nello stesso stupore, nello stesso sangue, nella stessa morte. Lui stesso vorrebbe finire così, vicino a Messalina, su di lei, in lei, gridando il suo amore e il suo perdono, sotto gli occhi di Agrippina furiosa e di suo figlio Nerone, di ritorno da Ostia. Ma Pallante ferma il gesto suicida. del suo imperatore.
Roma è salva. Claudio Tiberio Cesare Augusto rimarrà nella storia uno dei suoi imperatori più prestigiosi e Messalina la più grande delle sue prostitute. Aveva 23 anni!
46 pagine
Pubblicazione italiana: Cosmo Serie Gialla # 131 - I Grandi Maestri dell'Eros, vol. 9: Messalina 2, Editoriale Cosmo (Ago 2023)
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