Il burbero capitano di yacht Svend sta trasportando verso Haiti un misterioso italoamericano, Barnaba Moretto, e l'amante di questi, la giovane indigena Bon Bon. Durante la traversata, l'avvistamento di un'imbarcazione in panne costringe Svend a fermarsi per prestare soccorso. Si tratta di una trappola: gli occupanti della barca sono infatti dei guerriglieri che, con la complicità di Bon Bon, sequestrano lo yacht di Svend. Il loro obiettivo è Barnaba: costui è un criminale, in fuga dopo aver compiuto una rapina nella città di Wheeling, il bottino della quale trasporta con sé; Bon Bon l'ha sedotto solo per potersi impadronire del denaro, che contribuirà a finanziare la rivoluzione di Pelle Nera, un guerrigliero haitiano. Svend e Barnaba vengono quindi condotti nell'isola che funge da rifugio per Pelle Nera dove sono abbandonati, mentre i combattenti fanno rotta verso Haiti. Nonostante si piacciano poco l'un l'altro, Svend e Barnaba fanno squadra e riescono a costruire un'imbarcazione di fortuna. Recuperati al largo qualche giorno dopo da una nave, a Grand Cayman vengono a sapere che il colpo di Stato di Pelle Nera e compagni è fallito: grazie a una soffiata anonima sono tutti caduti in combattimento. Mentre passeggiano per le strade della città, i due notano in mezzo alla folla Zombi, uno dei guerriglieri di Pelle Nera. Incuriositi, lo seguono fino a una casa, dove scoprono che a fare il doppio-gioco è stata Bon Bon, in realtà al servizio di un'organizzazione paramilitare americana. Desideroso di vendicarsi per l'affronto subìto, Barnaba fa irruzione, dove con l'aiuto di Svend uccide Bon Bon e gli altri. Dopo una breve fuga decidono di separarsi: Svend propone scherzosamente a Barnaba di mettere le sue abilità come rapinatore al servizio dei guerriglieri, ma Barnaba rifiuta, rivendicando orgogliosamente l'apoliticità delle proprie azioni. Qualche mese dopo, Svend ha acquistato un nuovo yacht, e ha ripreso il vecchio lavoro. Alla radio sente la cronaca dell'ultima di una serie di rapine compiute da un misterioso uomo, al servizio del movimento di liberazione haitiano; quando improvvisamente avvista una barca in panne. Per niente desideroso di cacciarsi nuovamente nei guai, vira e si allontana.
Prima pubblicazione: Un uomo un'avventura # 4 - L'uomo dei Caraibi, Edizione Cepim - Italia (Feb 1977)
L'uomo del Sertão
Hugo Pratt (script) / Hugo Pratt (art) / Hugo Pratt (inks) / Anne Frognier (colors)
Prima pubblicazione a episodi: Pilote # 795, 796, 797, 798, 799 Dargaud Editeur (Apr 1977/Ago 1977)
L'uomo della Somalia
Hugo Pratt (script) / Hugo Pratt (art) / Hugo Pratt (inks) / Anne Frognier (colors)
Prima pubblicazione a episodi: Pilote # 812, 813, 814, 815, 816 Dargaud Editeur (Set 1978/Gen 1979)
Jesuit Joe – ma il suo vero nome è Joseph Montour Riel, nipote del celebre Louis Riel – è un Métis, mezzo Mohawk e mezzo francese. Porta la divisa delle Giubbe rosse, ma non è un poliziotto, e l'ha semplicemente trovata in un rifugio. Joe è invece uno psicopatico, capace di alternare momenti di generosità ad altri di violenza eccessiva e gratuita: come quando, attraversando un bosco pieno di uccelli che cantano, li abbatte perché c'è "troppa felicità" nei loro cinguettii.
Il volume è strutturato in maniera episodica, seguendo i suoi vagabondaggi per le distese innevate del Canada. Dopo essersi battuto con alcuni uomini che volevano ucciderlo ed averli scalpati, Joe salva un bambino bianco che stava per essere sacrificato da un indiano suo rapitore; quindi lo affida una coppia di Inuit affinché lo accudisca, rifiutando di riconsegnarlo ai genitori biologici perché, se hanno permesso che fosse sequestrato, "non lo meritano".
Prima pubblicazione: Un uomo un'avventura # 28 - L'uomo del grande nord, Edizione Cepim - Italia (Giu 1980)
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