In questo secondo volume della collana dedicata al Maestro Sergio Toppi, risaliamo alle radici del blues alla fine del diciannovesimo secolo, quando il voodoo e la musica mostravano molti punti in comune, tanto da sembrar suonare la stessa partitura.
Il volume, arricchito dall'introduzione di Igort, raccoglie due storie appartenenti alla piena maturità del Maestro. La prima, che dà il titolo al volume, è uscita originariamente sulla rivista «Corto Maltese» (anno VIII n. 3, del marzo 1990) e parla di un fenomenale suonatore di sassofono, Honeylips; il destino lo porterà a scoprire la portata del proprio dono quando riuscirà, grazie al suo talento, a redimere alcuni malviventi mafiosi. La forza evocativa delle tavole trasporta in un lampo il lettore nei luoghi immortali raccontati ne La capanna dello zio Tom (1852), di Harriet Beecher Stowe e ne Le avventure di Huckleberry Finn (1884), di Mark Twain.
Il secondo racconto, L'Erede, realizzato nel 2007 per l'editore francese Mosquito, appare in Italia per la prima volta su queste pagine con il lettering originale di Toppi. Qui le note musicali si mescolano alla magia nera del Voodoo e a una delle sue divinità più rappresentative, il potente loa dei morti: Baron Samedi, colui che governa il passaggio tra la nostra dimensione e l'oltretomba.
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