The Torch # 4

Il Composto D, una soluzione in grado di controllare la volontà di ogni essere vivente, si è riversata in mare aperto infettando immediatamente Namor e parte del suo popolo. Intanto Thomas "Toro" Raymond ha raggiunto Reed Richards al Baxter Building il quale gli conferma quanto scoperto dal Pensatore Pazzo, ovvero la presenza nel suo corpo dello stesso tessuto artificiale di cui è composta la Torcia. Nel chiedersi come abbiano fatto le cellule Horton a entrare nel suo sistema nervoso, Toro decide di raggiungere la Torcia trovandolo nel museo dedicato a Phineas Horton. L'androide è distante e si lamenta del vuoto interiore che lo priva di ogni emozione. Thomas lo convince a unirsi a lui per cercare le risposte sulle sue origini. Giunti alla redazione del Daily Bugle, i due vengono accolti da Betty Brant che sfogliando gli archivi del giornale scopre che la madre di Toro, Nora Raymond, negli anni trenta ebbe dei rapporti con un certo Laumer, rubando per lui dei campioni di tessuto contenente le cellule Horton. Laumer collaborava con il Terzo Reich, per lo spionaggio dei segreti scientifici del professor Horton a favore del biologo nazista Reinhard Fell, che aveva promesso a Hitler un esercito di superuomini. Intanto gli atlantidei emersi dal mare hanno contagiato l'equipaggio di un enorme nave da battaglia con a bordo un piccolo arsenale nucleare che ora si dirige minacciosa verso le acque territoriali statunitensi. Toro e la Torcia decidono di intervenire ma trovano un Namor fuori di sé sulla loro strada.