Intanto al palazzo reale, la strega nei panni di Koryu si incontra con Kazehime, la aggredisce e le svela di volere il suo corpo per resuscitare la mitica Himiko. Dopo aver strappato le vesti alla principessa, la falsa Koryu scopre che al potere vi è un sostituto, un giovane che ha interpretato il ruolo della principessa, nascosta dal re e fatta crescere in un luogo segreto del regno. Furiosa, Kaganju rinchiude nelle segrete il ragazzo e assume l'aspetto di Kazehime.
Quando Takeru giunge a corte, ritrova la principessa che ama nelle segrete, apprende di avere di fronte a sé un uomo e che ora al governo c'è la perfida Kaganju. Stremato dalle torture della strega, il giovane spira tra le braccia di Takeru e questi arde in suo onore una pira; proprio allora che gli appare il magico guerriero ed alleato del male Ryuoin. I due si scontrano in un duello che termina senza vincitori né vinti. Takeru viene salvato da Hien ed è allora che la falsa principessa scopre la vera identità della ragazza brigante: Hien ha una pelle che riluce sotto la luna, segno distintivo della famiglia reale e dei discendenti di Himiko. Dopo una sosta alla biblioteca reale per indagare più a fondo la rinascita di Himiko, Takeru e Hien ritornano dai Kazezoku per scoprire che la popolazione ha subito l'assalto delle truppe imperiali – sotto la guida di quella che credono Kazehime – e dei bonzi seguaci della capostipite dalle doppie pupille. Quando Hien viene riconosciuta come legittima principessa, subito viene rapita.
Takeru si scontra con Kaganju nella sua vera forma, quella mostruosa e demoniaca, nel tentativo di poter raggiungere il prima possibile Hien ed interrompere il rito che la vorrà animata dallo spirito della sanguinaria Himiko. Il giovane eroe non riesce ad evitare che la defunta regina si impossessi dell'attuale principessa, ma un bacio tra i due basta a far ritornare in sé la giovane. Affrontato lo spirito di Himiko e la sua seguace Ganjuu, a Takeru e Hien non resta che cominciare a pensare alla ricostruzione di un regno distrutto ma finalmente pacificato.
da Takeru (武 - TAKERU -) # 2, Scholar - Giappone (Ott 1993)
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