Cosmo Serie Blu # 16 | Il Decalogo 4: Nahik

1822. In una Francia tartassata dai suoi padroni, il romanticismo nascente faceva girare parecchie teste. Fra le altre, quella di Hortense Fleury che, nel bel mezzo di una rivolta, s'innamora del tenente Vitrac. Senza dubbio perché lui è giovane e bello, perché appartiene all'affascinante "carboneria" (una società segreta che vuole rovesciare la monarchia) e perché sembra condividere la sua inclinazione. Il solo ostacolo a questa attrazione reciproca: un bambino che lei non vuole ferire e un marito infermo per il quale prova un rispetto quasi religioso? Hortense decide di non cedere ai sentimenti dedicandosi anima e corpo alla causa dei carbonari. Per aiutarli ? e per incontrare il bell'ufficiale ? propone la realizzazione di un'opera fuori dal comune: il "Nahik"?

1813. Alexandre e Ninon Fleury tornano in Francia tra le macerie dell'esercito imperiale. Trovano rifugio da Hector, fratello di Ninon e famoso romanziere, che vive in una strana dimora che trasuda angoscia e mistero da ogni angolo. Ma il disagio diurno scompare in confronto al terrore che sorge lentamente dopo il calare del sole, allorché i muri risuonano di grida appena umane lanciate dall'ex capitano Nadal, fratello di Hector e di Ninon, prigioniero della sua follia e tenuto in disparte in una stanza isolata. Ogni notte una spaventosa entità viene a disturbare il suo riposo: un essere malefico nato da un crimine passato e dalla sua immaginazione delirante. Un mostro spaventoso al quale ha dato il nome di "Nahik".

1798. Mentre gli artisti e gli studiosi che accompagnarono Napoleone sul Nilo hanno in testa solo le piramidi e i faraoni, il capitano Eugene Nadal conosce un uomo per il quale la storia egiziana non si è fermata all'antichità. Archeologo, linguista e pittore di talento, Fernand Desnouettes si appassiona al mondo musulmano, del quale conosce alla perfezione tradizioni e leggende. Una di queste lo affascina in modo particolare: parla del Labirinto di Thot, un misterioso santuario sperduto tra le sabbie di Kom-Ombo dove, alla morte del Profeta, si sarebbero rifugiati gli adepti di uno strano culto derivato dall'Islam. Incaricato di scortare con i suoi soldati lo studioso sino alle sorgenti del mito, Eugene dovrà affrontare il deserto, i Mamelucchi e altre trappole. Ma questi non sono niente a confronto di ciò che attende i sopravvissuti al centro del santuario?

652. Le conquiste arabe hanno riunito sotto la stessa bandiera popoli diversi tra loro come egiziani, persiani, siriani, libanesi e afgani. Unico cemento di questo insieme: la religione. Una religione che il profeta Maometto ha trasmesso essenzialmente con la parola. Così, vent'anni dopo la sua morte, le divergenze di interpretazione minacciano la coesione dell'impero e la credibilità dell'Islam. Per rimediare al pericolo della disgregazione, il califfo Uthman ha incaricato alcuni fedeli di raccogliere le testimonianze più affidabili per realizzare una versione unica del Corano. Tayeb Abu Tayeb è uno di questi. Crede di aver condotto a buon fine il suo compito fino a quando scopre una sura sconosciuta...