Sandman # 8

Seduto su dei gradini di una fontana in un parco, Sogno, annoiato e distante, sta dando da mangiare ai piccioni. Dei ragazzi giocano a calcio li vicino. Un tiro maldestro gli scaglia addosso il pallone. Sogno blocca il pallone con un gesto rapido sorprendendo un giovane chiamato Franklin. Poco dopo una ragazza pallida dal look dark gli si avvicina. È Death, sua sorella maggiore, che gli chiede se c’è qualcosa che non va e si siede accanto a lui. Morfeo gli racconta dei suoi decenni di prigionia e di quanto si sia rivelata insoddisfacente la vendetta contro i suoi rapitori. Ora, dopo che è tornato in possesso dei suoi poteri e del suo regno, si sente vuoto, insoddisfatto, senza più uno scopo. A questo punto Death inveisce contro suo fratello dicendogli che avrebbe dovuto chiamarla prima, poi si alza, e affermando che ha degli affari da sbrigare lo invita ad accompagnarla. Sogno la segue in silenzio mentre Death visita gli esseri mortali traghettando le loro anime nelle “terre senza sole”. Prima tocca a un vecchio violinista ebreo di nome Harry, poi a una comica dilettante di nome Esmé, riceve lo spirito di un bambino che muore nella culla e infine torna al parco per accogliere Franklin, il ragazzo che giocava a calcio, investito da un auto mentre correva in strada inseguendo la sua palla. Alla fine Morfeo capisce di avere delle responsabilità da assolvere e trovato il conforto che cercava, ringrazia la sorella, e dai sogni evoca una manciata di grano giallo che getta nell’aria, sentendo il suono d’ali.