Marvel Omnibus # 153 | Thor di Walter Simonson

Balder, che ha preso dimora presso la regina Karnilla, viene convocato da Odino per portare a compimento una missione delicata. Consegnare una lettera, contenente un avvertimento, a Loki. Balder accetta ma dichiara che non userà la violenza su alcun essere poichè è ancora traumatizzato dalla sua finta morte avvenuta durante il falso Ragnarok. Il prode giunge alla fortezza di Loki, dova trova il dio dell'inganno in compagnia di Malekith, l'elfo oscuro, l'essere di cui volera avvisare Odino. Loki rivela a Balder di essere in ritardo, poichè ha già stretto un accordo con l'elfo. Costringe quindi Balder a venir meno al suo giuramento e ad usare la violenza, facendosi illusoriamente uccidersi. Convinto di averlo ammazzato, e pentito per la sua violenza, Balder fugge via in preda alla disperazione. Intanto, sulla Terra, Lorelei, sotto le finte vesti di Melodi, continua il corteggiamento di Thor.

Un dottore, di nome Eric Willis, viene braccato da giorni da un'entità misteriosa. Prima di essere ucciso, riesce ad avvisare il figlio, Roger Willis, mettendolo in guardia e dandogli istruzioni. L'uomo deve recuperare un pacco, darsi alla macchia e cercare di avvisare Thor. Intanto, mentre Thor e Melodi sono in compagnia, il dio del tuono viene avvisato da Jarvis di un messaggio lasciato dall'avvocato di Willis a proposito di un misterioso Scrigno degli Inverni. Thor accorre subito, perchè sa che dietro tutto ciò si cela probabilmente il ritorno di Malekith il maledetto. È infatti proprio l'elfo oscuro che, alla fine, riesce a raggiungere il dottor Willis, uccidendo, ma senza riuscire a trovare lo scrigno.

Eric Willis, seguendo le istruzioni lasciate dal padre, riesce a recuperare lo Scrigno degli Inverni. Malekith, per recuperarlo, sguinzaglia i demoni della Muta Selvaggia per dargli la caccia. Anche Thor si mette sulle tracce dell'uomo e riesce a trovarlo prima che lo faccia la Muta. Thor porta quindi Eric a casa di Melodi. A sua insaputa, però, la ragazza, dietro cui si cela Lorelei,è stata rapita da Malekith che ne ha preso le sembianze. L'elfo oscuro, con l'inganno, riesce quindi a drogare Thor con un sidro magico e a convincerlo a farsi dare la caccia. Intanto, Balder continua a vagare disperato in un deserto senza meta.

Thor e Roger Willis partono per l'Inghilterra, dove è localizzato il portale per il regno di Malekith, per salvare l'amata Melodi. I due non sono però consapevoli di stare per cadere in una trappola e vengono ben presto sopraffatti dai nemici. Roger viene accecato e Malekith recupero il prezioso Scrigno degli Inverni. Intanto, ad Asgard Odino convoca i Tre Guerrieri, avvisandoli che la città deve prepararsi ad una guerra incombente. Balder, invece, dopo aver vagato a lungo, viene accolto dalle Norne rosse, ovvero le guardiane del fato, che desiderano parlare con lui da tempo.

Roger Willis, dopo aver recuperato gradualmente la vista, riesce a fermare temporaneamente Malekith dal suo tentativo di aprire lo Scrigno degli Inverni. L'elfo oscuro, approfittando di un Thor distratto da Melodi, riesce però a fuggire via col prezioso artefatto. Dopo averlo distrutto, gli inverni si liberano dallo scrigno e congelano tutto, permettendo a Surtur, signore di Malekith, di invadere Midgard. Intanto, ad Asgard i Tre Guerrieri hanno radunato l'esercito e Balder, dopo aver saputo dalle Norne rosse cosa sta per accadere, torna dai suoi fratelli per prendere parte alla lotta.

Roger Willis capisce che Thor è sotto l'effetto di un incantesimo di Melodi ma, quando sta per dirglielo, la donna incanta anche lui, evitando di essere smascherata. Thor porta Malekith ad Asgard dove trova riuniti Odino, Balder e i Tre Guerrieri pronti alla battaglia. Odino svela cosa sta succedendo, narrando una vicenda avvenuta eoni prima quando egli, insieme ai fratelli Vili e Ve, si recò nel regno di Surtur per rubare la Fiamma Eterna, fuoco che, secondo le leggende, Surtur avrebbe usato per distruggere i nove regni. Grazie al sacrificio di Vili e Ve, che vennero assorbiti da Odino, il padre degli dei riuscì a rubare la fiamma e a portarla ad Asgard. Ora, però, con la liberazione dei poteri degli inverni, la barriera che impediva a Surtur di uscire dal suo regno è indebolita ed il signore del fuoco è pronto ad invadere gli altri mondi. Infine, Odino, in vista della battaglia in arrivo, chiama in soccorso Beta Ray Bill.

Mentre Beta Ray Bill giunge insieme a Sif in soccorso di Asgard, Odino sistema l'esercito sulla Piana di Vigrid chiamando in aiuto anche suoi figlio Tyr e vecchi nemici come l'Esecutore e l'Incantatrice che accorrono per impedire la distruzione inevitabile dell'universo da parte di Surtur. Quando tutto l'esercito parte per Midgard, Odino resta nella città a difesa della Fiamma. Balder intanto parte per cercare l'aiuto di Karnilla che offre il suo sostegno se l'uomo prometterà di restare al suo fianco. Asgardiani e Vendicatori si uniscono per difendere New York che viene assaltata da Surtur e data alle fiamme. Thor provoca quindi una tempesta per spegnere gli incendi. Sfortunatamente, è proprio quello che voleva Surtur. Con la fine delle piogge, l'arcobaleno del Bifrost viene rivelato e Surtur scompare nel nulla, pronto a dare l'assalto ad una Asgard indifesa.

Kurse è stato sconfitto in combattimento dai Power Pack. Seppellita sotto tonnellate di acciaio, però, la creatura è tutt'altro che morta. Nel frattempo, Thor è tornato a Manhattan con le anime rubate tempo prima da Malekith e usa il potere del Mjolnir per rimandarle nei rispettivi corpi mortali. Mentre Kurse riprende la sua marcia furiosa, i Power Pack si imbattono in Beta Ray Bill e, quando vengono a sapere che Kurse non è stato davvero sconfitto, decidono di trovare Thor per avvisarlo. Intanto su Asgard, i piccoli Rolfe, Flosi e Hilde, giocando, rinvengono la spada di Surtur e scorgono un gigantesco dispositivo che travasa energia da essa. I bambini, quindi, decidono di avvisare Heimdall. Intanto, su Midgard, Thor e Kurse finalmente arrivano allo scontro. L'Arcano assiste alla lotta ed è incuriosito dal desiderio di vincere che sente in entrambi. Improvvisamente, giungono i Power Pack e Beta Ray Bill a dar man forte al dio del tuono. Nel corso della battaglia, però, Kurse si rende conto che il suo vero nemico, il responsabile del suo stato attuale, è in realtà Malekith. Thor, comunque, spaventato dal potere della creatura, decide di metterlo al tappeto per scongiurare ogni pericolo. Vedendo le conseguenze negative create da Kurse, l'Arcano si ripromette che farà solo del bene, dopodichè si teletrasporta via. Stanco per la battaglia, Thor decide di tornare ad Asgard, ma prima che possa farlo viene improvvisamente colpito da un lampo, trasformandosi in un rospo.

Mentre su Asgard si organizza l'Althing, la riunione del popolo asgardiano per eleggere un nuovo sovrano, Thor è intrappolato sulla Terra dopo essere stato trasformato in una rana. Qui Thor fa amicizia con un gruppo di ranocchi, costantemente in guerra con una fazione di ratti delle fogne. Intanto, ad Asgard, all'Althing, il Gran Decano chiama i figli di Odino a farsi avanti. Loki è presente e ride tra sé e sé per ll'assenza di Thor finché, improvvisamente, anche quello che sembra il dio del tuono si fa avanti. Su Midgard, nel frattempo, Thor finisce nelle fogne dove fa l'incontro del Pifferaio, un uomo misterioso che, usando il suo strumento, prende il controllo del corpo anfibio di Thor.

Balder lascia Karnilla dopo aver appreso della sua imminente incoronazione e si dirige verso Asgard. Poco prima dell'evento, Heimdall va a chiedere ad Amora se può accompagnarla all'incoronazione, ma scopre che la donna non era a conoscenza del destino di Skurge. Amora, infuriata, caccia via il fratello. Infine, durante l'incoronazione ecco apparire Skurge che afferra Balder e pare spezzargli il collo.

Thor, a seguito delle ferite riportate nella battaglia contro l'Uomo Assorbente, dopo essersi fatto curare rapidamente, si è recato a Pittsburgh. Grazie al suo oro, ottiene la possibilità di forgiarsi un'armatura nell'acciaieria dove una volta aveva riparato il suo martello. Ma i colpi del suo maglio sull'acciaio incantato portano luce perfino a Svartalfheim, costringendo gli Elfi Oscuri ad attaccarlo, e a convocare tra le loro fila il minaccioso e potentissimo Grendell. Intanto, ad Asgard, Amora ed Heimdall parlano sulle rovine del Ponte Arcobaleno, quando Amora collassa. Lo stesso succede a Fandral mentre sta spiegando tecniche di lotta libera a Kevin e Mick insieme a Hogun e Sif. Loki rapisce l'Uomo Ghiaccio e usa il suo potere per abbassare la temperatura in tutta Asgard, ridando potere ai Giganti del Ghiaccio, per fare in modo che siano sufficientemente potenti da assalire il reame! Poi Loki osserva la battaglia tra Thor e gli Elfi Oscuri. Thor riesce ad impalare Grendell con un tondino d'acciaio, ma i nemici sono troppi e le sue ossa sono troppo deboli, ogni colpo gli causa dolore e ferite. Questo diverte Loki, che decide di teleportare Thor ad Asgard per fargli assistere al suo trionfo sugli Dei. Ma non tutto va secondo i piani di Loki. I Giganti del Ghiaccio, infatti, intendono assicurarsi la fonte del gelo che sta attanagliando Asgard, ed assaltano il castello di Loki.

Loki si difende dai Giganti del Ghiaccio ma, quando si vede sopraffatto, invia loro Thor per distrarli. Loki ha però un problema, l'Uomo Ghiaccio ha perso il controllo del suo potere e continua ad attirare a se i Giganti. Dopo aver tentato di fermarlo invano, Loki si decide ad affrontare i nemici, venendo sconfitto. Intanto, tutti gli asgardiani cadono preda della pestilenza scatenata da Loki. Thor, ripresosi, salva Loki dai Giganti e lo porta nel suo laboratorio, ove trova l'Uomo Ghiaccio, anch'egli svenuto. Thor usa l'attrezzatura di Loki per portare ad Asgard l'armatura che aveva costruito a Pittsburgh. Indossatala, affronta senza paura i Giganti, mettendoli in fuga. Fuggendo, Grundoth decide che è giunta l'ora di convocare un nemico che Thor non può sconfiggere, Jormungand!

Loki è oltraggiato per la distruzione del suo laboratorio, devastato dalla battaglia tra Thor e i Giganti del Ghiaccio. Così il dio dell'inganno osserva cosa stanno facendo i giganti, i quali, per attaccare Asgard, intendono risvegliare Jormugand, il figlio di Loki, il Serpente che avvolge Midgard. Nel frattempo, Thor riporta l'Uomo Ghiaccio alla base di X-Factor e si riposa nell'appartamento che possiede come Sigurd Jarlsson. Ad Asgard, Kevin e Mick non sono gli unici rimasti immuni alla pestilenza che ha abbattuto gli asgardiani. Vi è anche Kurse, che prende con se i due ragazzini e li porta nella sala del trono. Lì, Balder, prima di collassare, dice qualcosa a Hunin e Mugin, che prendono una fiala dalla sua tasca e la consegnano a Kevin. Su Midgard, i Giganti non hanno trovato Jormungand, ma bensì Fin Fang Foom. Gli raccontano di Thor e di come sia debole, così il drago si reca a New York per cercarlo. Qui lo trova, a Central Park, e dopo alcune schermaglie verbali, chiede al drago di portarlo sulle montagne distanti dalla città, per poter stare in pace. Sui monti, dice al drago di calare la maschera, e così crolla l'illusione, il drago è in realtà Jormungand, Serpente del Mondo, flagello di Thor, destinati ad uccidersi nella battaglia del Ragnarok. Quando Jormungand si rivela, mette in atto la sua magia, che blocca il tempo su Midgard, per consentire a lui e Thor di battagliare senza distrazioni. Accortisene, i Giganti del Ghiaccio lanciano il loro assalto contro Asgard! Thor si pone dinanzi al suo nemico e, indossando il suo elmo, si prepara ad affrontarlo senza paura.

Thor affronta Jormungand, il Serpente del Mondo. I due avversari eranodestinati ad uccidersi nella battaglia finale del Ragnarok. Eppure Thor ha infranto le antiche profezie, dato che non può più morire a causa della maledizione di Hela, quindi il Figlio di Loki è convinto di poter sopravvivere anch'egli allo scontro. Jormungand afferra Thor nelle sue mascelle poderose, ma il Dio del Tuono si libera, spezzando i denti del Serpente. Thor giura a se stesso e a suo padre di porre fine al male del Serpente, ed annuncia che lui e Mjollnir diventeranno una sola cosa. Thor vola con coraggio contro il suo nemico, pur sapendo che tutte le sue ossa si spezzeranno nell'impatto, ma impavido comunque. Così i due avversari si lanciano l'uno contro l'altro, e Mjollnir canta la sua fragorosa canzone, un'esplosione che scuote l'universo. Il cadavere di Jormungand cade a terra, così come cade il corpo inerte di Thor.

I Giganti del Ghiaccio raggiungono il luogo ove il dio del tuono è caduto, e iniziano ad infierire sul corpo inerte di Thor, ridotto ad una massa gelatinosa dalla battaglia contro Jormungand, tenuto insieme solo dall'armatura che indossa. Loki li sta osservando e trama la sua vendetta contro il fratellastro e contro i giganti. Loki attira uno dei giganti, utilizzandolo per animare l'armatura del Distruttore, che si scatena contro i Giganti. Intanto, ad Asgard, Kevin e Mick usano la fiala data loro da Hunin e Mugin per guarire Balder, e scoprono che anche Volstagg e Hildy sono ancora in piedi! Ma gli Asgardiani non sanno che Utgard-Loki e i suoi giganti li osservano e si mettono in marcia per distruggere la città dorata. Loki, eliminati i giganti, si diverte a mettere il Distruttore contro il corpo inerte di Thor, che non può essere distrutto. Il Distruttore si appresta ad assorbire lo spirito di Thor. Ma lo spirito di Thor è troppo potente, la sua volontà impossibile da spezzare. Ed è Thor che prende controllo del Distruttore, per poi teleportarsi via con il Mjollnir.

Thor, nel corpo del Distruttore, entra in Hel per affrontare Hela, che manda contro di lui tutti i suoi eserciti. Ma essi non hanno possibilità contro il Dio del Tuono, che li spazza via senza pietà mentre Loki, nella sua forma astrale, osserva divertito. Ad Asgard, Balder si prepara ad affrontare i Giganti di Utgard-Loki con i soli Kurse e Volstagg al suo fianco. Eppure, i tre riescono a tenere a bada l'armata nemica, finché Utgard-Loki usa la sua magia del ghiaccio per avvolgere la città dorata. Ad Hel, Skurge cerca di parlare con il Distruttore, ma viene colpito, ed il Distruttore rivolge le sue attenzioni ad Hela. Loki irride la figlia, che pregustava una vittoria ora impossibile, e Thor le dice che lui ha sempre rifornito il suo regno di anime malvage, ma lei lo ha ripagato con una maledizione peggiore della morte. Con un ultimo gesto disperato, Hela si libera e afferra il corpo inerte di Thor, ripristinandolo e guarendolo dalla sua maledizione. Thor è soddisfatto e rientra nel suo corpo, dopo che Hela ha capito che era Thor stesso a controllare il Distruttore. Thor imprigiona il corpo del Distruttore in un cristallo impenetrabile, lasciandolo ad Hel come monito ad Hela di non ritentare mai più un attacco come quello che ha portato contro di lui. Thor si reca ad Asgard e sconfigge i Giganti del Ghiaccio e si prepara ad uccidere Utgard-Loki, ma Balder lo ferma. I due offrono a Utgard-Loki la propria vita in cambio della cura per gli asgardiani. E così, Asgard e il suo popolo tornano a vivere. Thor si reca nel castello di Loki e parla con il fratellastro. Accusa Loki di aver diffuso la pestilenza che ha fatto ammalare gli Asgardiani, ma non ha prove. Loki gli dice che per ora sono pari, ma lui sarà sempre nell'ombra, pronto a colpire. Con un rapido colpo di Mjolnir, Thor spezza un braccio a Loki, poi vola via, avvertendo il fratellastro che la sua pazienza non è infinita.