Capitan America # 17 | I 70 anni di Capitan America!

Le origini della leggenda vivente.

Al termine del suo processo negli Stati Uniti, James Barnes è stato arrestato dai russi perché ritenuto colpevole dei crimini compiuti nei panni del Soldato d'Inverno e incarcerato in una prigione in Siberia che si rivela essere un vero e proprio "gulag". Steve Rogers non ha potuto fare nulla per impedire l'arresto ed è costretto a usare l'arma della diplomazia. Bucky si ritrova così ai lavori forzati e quasi rassegnato a difendersi dagli altri prigionieri che lo ritengono un traditore. Tra questi troviamo Yuri Petrovich, ex Dinamo Cremisi, che ha un conto aperto con Bucky in quanto fu proprio il Soldato d'Inverno che lo sconfisse quando si ribellò ai suoi superiori. Petrovich ha una grande influenza tra i detenuti, e persino con il direttore del carcere, costringendo il nostro protagonista a combattere in un'arena contro Ursa Major in una devastante battaglia corpo a corpo.

Steve Rogers osserva con nostalgia un vecchio cinegiornale sulle gesta eroiche di Capitan America e Bucky durante la Seconda Guerra Mondiale. Ora che è a capo della sicurezza mondiale, Steve Rogers si rende conto di quanto sia più facile combattere sul campo di battaglia piuttosto che affrontare la diplomazia che gli impedisce di intervenire per liberare Bucky rinchiuso in un gulag. Steve riflette di come in qualche modo sia stato costretto a diventare un simbolo e ora che non indossa più il costume di Capitan America si senta sollevato. Ritrovandosi a parlare con un anziano soldato che lui stesso aveva salvato in guerra, Steve cerca di decidere se tornare a essere il simbolo a stelle e strisce.

Zheng Zu si prepara al rituale di resurrezione andando a sacrificare suo figlio, Shang-Chi, mentre poco distante Thorndrake e Steele discutono sulla convenienza dell'alleanza con lo stregone. Quando inizia il rituale, Moon Knight, travestito da un soldato del Consiglio Ombra, invia un segnale avvisando Steve Rogers che è arrivato il momento di intervenire. Max Fury si accorge dei movimenti del soldato e Moon Knight è costretto a uscire allo scoperto, venendo raggiunto in poco tempo dal resto dei Vendicatori. Mentre Steve Rogers lascia che sia la Valchiria a occuparsi di John Steele, il Principe degli Orfani si materializza dalla nebbia distruggendo l’altare dove Shang-Chi sta per essere sacrificato e fermando Zheng Zu prima che possa portare a termine l'incantesimo. Lo stregone si dissolve mentre Max Fury e Thorndrake riescono a scappare. John Steele, sconfitto dalla Valchira, viene invece catturato. Tornati alla base, Shang-Chi saluta e ringrazia Steve Rogers, offrendosi di aiutarli in caso di bisogno. Qualche giorno più tardi, Steve va a trovare Steee al Raft, il carcere di massima sicurezza, chiedendogli per quale motivo è passato dalla parte sbagliata.

Ricordandosi dei loro trascorsi insieme, Steve Rogers vuole sapere cosa ha portato John Steele a stare dalla parte del Consiglio Ombra. Steele, attualmente in prigione, ha dei vuoti di memoria sul suo passato, ma utilizzando una speciale apparecchiatura allestita da Hank "la Bestia" McCoy, Steve Rogers è in grado di ripercorre la sua vita rivivendo l'ultima missione insieme a John Steele. Siamo in Prussia, durante la Seconda Guerra Mondale. Capitan America e John Steele si addentrano in un castello all'interno del quale si trovano persone che sono state rapite dai villaggi vicini e che sono state sottoposte a crudeli esperimenti che li hanno resi dei mostri. Superato insieme la minaccia di una di queste creature, Steele vede gli uomini del Consiglio Ombra con creature mostruose al loro fianco venendo attrato da una sorta di presenza maligna. Steve cerca di scoprire che cosa sconvolga il suo compagno ma Steele ha uno scatto di rabbia e spara contro Capitan America. Steve si risveglia sconvolto, riconoscendo che il ricordo non era esatto. Hank McCoy cerca di capire cosa sta succedendo , quando uno dei suoi assistenti lo avvisa che Steele si è svegliato e si è liberato dalla macchina.