Black Widow
Deadly Origin, pt 1 (Origini mortali, pt 1)
Paul Cornell (script) / John Paul Leon (art) / Tom Raney (art) / John Paul Leon (inks) / Scott Hanna (inks)
Deadly Origin, pt 1 (Origini mortali, pt 1)
Paul Cornell (script) / John Paul Leon (art) / Tom Raney (art) / John Paul Leon (inks) / Scott Hanna (inks)
Natasha Romanoff, l'agente segreto Vedova Nera, ferma una spia che si era impossessato di un aereo militare sostituendosi al suo partner per mezzo di un travestimento olografico. Il terrorista, pur di non finire nelle mani nemiche, si suicida ingerendo una capsula di veleno. La notte seguente Natasha viene svegliata da una chiamata di Ivan Petrovich, il quale, prima di essere ucciso fa in tempo a riferirgli che il "Protocollo Icepick" è stato attivato.
Un flashback ci riporta indietro alla Stalingrado del 1928 dove la piccola Natasha viene trovata tra le macerie dal giovane Petrovich. Una donna, prima di perdere la vita, dice al soldato che la piccola è una Romanoff. Nel 1938 la ragazzina viene affidata a Taras Romanoff che gestisce una scuola di combattimento. Per due anni Natasha si allena affinando le sue capacità atletiche. Qui conosce Logan, il futuro Wolverine, in missione segreta per uccidere Taras. Alla sua morte, Natasha, che non ha mai provato niente per il padre adottivo, decide di abbandonare la scuola e di ricongiungersi a Ivan. Nel 1956 a Berlino, durante una missione, Ivan viene ferito e Natasha accetta l'aiuto del Soldato d'Inverno che offre un siero capace di guarirlo e di allungare a entrambi la vita.
La scena torna al presente. Natasha si trova al'obitorio di Volgograd per riconoscere il corpo di Ivan. Il cadavere è privo di testa e l'identicazione avviene solo tramite una cicatrice che l'uomo ha sulla mano. Mentre cammina lungo le strade della città, Natasha viene avvicinata da James Barnes (ora non più Soldato d'Inverno) che si offre di aiutarla. La Vedova Nera rifiuta preferendo trovare da sola i responsabili della morte di Ivan Petrovich.
Un flashback ci riporta indietro alla Stalingrado del 1928 dove la piccola Natasha viene trovata tra le macerie dal giovane Petrovich. Una donna, prima di perdere la vita, dice al soldato che la piccola è una Romanoff. Nel 1938 la ragazzina viene affidata a Taras Romanoff che gestisce una scuola di combattimento. Per due anni Natasha si allena affinando le sue capacità atletiche. Qui conosce Logan, il futuro Wolverine, in missione segreta per uccidere Taras. Alla sua morte, Natasha, che non ha mai provato niente per il padre adottivo, decide di abbandonare la scuola e di ricongiungersi a Ivan. Nel 1956 a Berlino, durante una missione, Ivan viene ferito e Natasha accetta l'aiuto del Soldato d'Inverno che offre un siero capace di guarirlo e di allungare a entrambi la vita.
La scena torna al presente. Natasha si trova al'obitorio di Volgograd per riconoscere il corpo di Ivan. Il cadavere è privo di testa e l'identicazione avviene solo tramite una cicatrice che l'uomo ha sulla mano. Mentre cammina lungo le strade della città, Natasha viene avvicinata da James Barnes (ora non più Soldato d'Inverno) che si offre di aiutarla. La Vedova Nera rifiuta preferendo trovare da sola i responsabili della morte di Ivan Petrovich.
22 pagine
protagonisti: Black Widow (Natasha Romanoff), Ivan Petrovich, Logan (flashback), Winter Soldier (James Barnes)
Pubblicazione italiana: Capitan America # 5 - Ecco la Vedova Nera, Panini Comics (Ott 2010), Marvel: Gli Anni 2000 - La Rinascita # 3 - Black Widow, Panini Comics (Mag 2021)
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