Albi d'Oro della Prateria # 33

Pecos Bill e i suoi amici si precipitano verso il campo indiano di Cavallo Nero da cui proviene il suono del voodoo. Giunti al campo, vedono che il totem è stato abbattuto e, al suo posto, sorge la statua del voodoo, lo spirito del male. In verità, il suono del tamburo proviene dal fiume del Vento, un ruscello che scorre ai margini del territorio di Cavallo Nero e le cui acque sono avvelenate. Lo stregone riferisce che i tamburi del voodoo hanno iniziato a suonare dal giorno in cui tutto il loro bestiame e gli uomini che lo custodivano sono morti. Quando Pecos Bill viene a sapere che alcuni visi pallidi hanno richiesto in vendita la valle del fiume del Vento, comincia a sospettare che essi siano gli autori dei misfatti e decide di indagare. Salutato Cavallo Nero, Pecos Bill, Jane e Davy si dirigono verso la valle. Giunti nei pressi del lago Verde, trovano i corpi immobili di uomini e bisonti, irrigiditi dalla morte. Poco dopo aver bevuto l'acqua del lago, il cavallo di Jane stramazza al suolo, come se l'acqua fosse avvelenata. Intanto sta sopraggiungendo la figlia di Cavallo Nero, Julia che viene assalita da alcuni cowboy nascosti tra i cespugli che la portano via. Nel tentativo di raggiungere i rapitori, Davy cade in un canale artificiale coperto da tronchi e frasche. Pecos Bill pensa che il canale sia stato scavato dai banditi e decide di percorrerlo a nuoto per vedere dove finisce, mentre Jane e Davy proseguono a cavallo. Mentre nuota, uno spruzzo d'acqua amara come il veleno gli bagna le labbra: il canale serve per contaminare il lago. Alla fine, Pecos Bill riemerge sulla riva di un fiumiciattolo, da cui parte il canale scavato artificialmente. Qui viene raggiunto da Turbine e, giunto in cima ad una roccia, vede passare un gruppo di sconosciuti che portano con sé, legati, Jane e Davy...