Per sfuggire agli uomini dello sceriffo, Pecos Bill si rifugia all'interno di un'arena dove sta per iniziare la corrida. Proprio nel momento in cui il toro viene fatto entrare, sopraggiungono gli inseguitori. L'animale, furioso e ferito dai colpi esplosi dagli aiutanti dello sceriffo, si lancia contro la matadora Manuela, ma Pecos Bill interviene a salvarla. Successivamente il nostro eroe viene arrestato per aver sottratto, al losco affarista Jackson, l'atto di vendita delle terre indiane. Una volta in prigione, Pecos Bill viene anche accusato dell'uccisione di un aiutante dello sceriffo. Poiché i cittadini di El Paso, istigati da Jackson, vogliono linciarlo, lo sceriffo dà disposizioni per il suo trasferimento. Mentre viene portato in un posto sicuro interviene, a liberarlo, la Matadora la quale acconsente a collaborare con lui per mettere le mani sul documento che Jackson è riuscito a riprendersi e che sta portando a Austin in treno per registrare la proprietà dei terreni indiani. Manuela sale sullo stesso treno, stringe amicizia con Jackson e guadagna la sua fiducia, mentre Pecos Bill assale la locomotiva e ferma il convoglio in aperta prateria. Secondo i piani stabiliti con Pecos Bill, Manuela inganna Jackson, persuadendolo che stanno per essere attaccati da un gruppo di banditi lanciati alla loro ricerca. E Jackson, spaventato, si allontana dal treno, in compagnia di Manuela che lo trascina verso una macchia d'alberi dove il nostro eroe, abbandonata la locomotiva, attende in agguato. Ma gli uomini di scorta vedono la scena e accorrono.
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