Agents of Atlas vol 2 # 2

Jimmy Woo e la Fondazione Atlas hanno stretto un accordo con Norman Osborn che prevede la vendita di armi - realizzate appositamente dall'uraniano Robert Grayson con la sua tecnologia aliena - in cambio di un occhio benevolo da parte della legge nel continuare a operare autonomamente. In realtà l'accordo è solo una facciata - così come lo è la stessa Fondazione Atlas ritenuta una organizzazione criminale - per permettere a Woo di avvicinarsi a Osborn e ribaltare il suo potere dall'interno. La vendita di un emettitore di onde elettromagnetiche all'ATF - ora guidata da Max “Grizzly” Markham - si conclude con uno scontro a causa dell’instabilità emotiva di Namora che perde le staffe quando Grizzly per testare il prototipo prende di mira M-11. Nel frattempo l'antico e potente dragone chiamato Mr. Lao, il principale consigliere della Fondazione Atlas, ha nominato un secondo perché segua la squadra durante le loro missioni. La scelta è ricaduta su Temugin, il figlio del Mandarino, il quale appare improvvisamente nella base aerea Edwards presentandosi con arroganza da Jimmy Woo e compagni.
Parallelamente a queste vicende si sviluppa una storia ambientata negli anni cinquanta nella quale gli Agenti dell'Atlas, insieme al giovane pilota Cary "Kit" Dekum, stanno seguendo per il governo un misterioso caccia che appare e scompare dai cieli della California. La loro missione li porta in una città imprecisata dell'Asia dove Jimmy Woo in un locale incontra Suwan, la nipote dell’Artiglio Giallo. Mentre Kit si sorprende che Woo abbia una relazione con un pericoloso comunista irrompono dei soldati armati.