100% Marvel Best # 67 | Deadpool, vol 3: La x segna il posto

Avendo a disposizione tanti soldi da spendere - dopo essere stato pagato da Bullseye per lasciare in pace Osborn - Deadpool decide di comprare una imbarcazione da alcuni trafficanti russi e iniziare la carriera di pirata! In questa sua nuova strampalata avventura il nostro bizzarro mercenario coinvolge anche Bob, l'ex agente dell'Hydra, più che felice di abbandonare la moglie, una dispotica grassona, e unirsi al suo vecchio amico. Deadpool però lo costringe a travestirsi da pappagallo picchiandolo con un bastone se non si comporta come un vero pappagallo. Raggiunto il loro primo obiettivo, una isola frequentata da ricconi a bordo di lussuose imbarcazioni, Deadpool, prima di poter iniziare il saccheggio, è costretto a chiedere a una guida turista, una bella donna cieca all'interno di un gabbiotto in una spiaggia, dove trovare un veterinario per curare il suo fido compagno che soffre di scorbuto. In quel momento una nave di veri pirati si presenta all'orizzonte. La donna chiede ai due il loro aiuto per cacciare i pirati. Wade accetta ma in cambio vuole che la donna faccia parte del suo equipaggio.

Deadpool, il povero Bob vestito da pappagallo, e una ragazza cieca sono il bislacco trio di improvvisati pirati uniti nell'affrontare la banda di veri pirati guidati da Barbapazza. I pirati hanno occupato l'imbarcazione di Deadpool entrando in possesso del forziere colmo di monete d'oro custodito nella stiva. Deadpool ovviamente non ci stà e dopo aver distratto i pirati con un manichino sale a bordo della nave inizando a sgozzare la ciurma di pirati. Barbapazza gli amputa una gamba e sperando di essersi sbarazzato di lui si allontana con il prezioso scrigno. Il tempo di rigenerare l'arto e di una respirazione bocca a bocca del fedele Bob che Deadpool torna nuovamente in scena per attaccare i pirati. Ricordandosi di un sottomarino nucleare che aveva involontariamente affondato, Deadpool lo fa esplodere sconfiggendo i pirati e tornando in possesso del suo tesoro. Alla fine i tre si ritrovano a riva dove Deadpool consegna tutto il denaro a Bob dicendo che l'aver compiuto un opera buona aiutando gli abitanti del posto gli ha fatto venire il desiderio di voler intrapendere la carriera di eroe!

A bordo della sua nave pirata, il nostro Deadpool, in un momento di sconforto e di solitudine, discute con se stesso di problemi esistenziali arrivando alla conclusione che, non potendo essere accolto dal freddo abbraccio della morte, tutto quello che vorrebbe è essere accettato. In tutto questo attira degli squali con il suo sangue, ne uccide uno portandolo sulla sua imbarcazione e, in una sorta di delirio allucinogeno, inizia a parlarci ricevendo dallo squalo morto consigli illuminanti. Alla deriva in mezzo al mare, Deadpool viene trovato e soccorso da alcuni marinai di una nave ma quando lo riconoscono lo buttano in mare non volendo avere nulla a che fare con uno schizofrenico assassino. Tornato a riva, il nostro protagonista cerca di farsi una nuova vita a San Francisco ma nonostante cerchi di integrarsi, la gente del posto lo evita. Di certo il suo aspetto e la sua istancabile parlantina non lo aiutano di certo. Ad un certo punto, all'interno di un pub, vede alla televisione Ciclope invitare tutti i mutanti sull'isola stato di Utopia. Deadpool capisce che è arrivato il momento di unirsi agli X-Men.

Deadpool vorrebbe arruolarsi negli X-Men ma Ciclope si oppone allontanandolo da Utopia. Mentre il nostro psicotico mercenario torna a casa sacramentando, al leader degli X-Men viene fatto notare di essere stato troppo duro nei suoi confronti e che forse, visto la sua imprevedibilità, sarebbe stato meglio accettarlo tra di loro, quanto meno per tenerlo d'occhio. La discussione si interrompe quando alla televisione interviene Ellis Kincaid, il padre della giovane mutante conosciuta come Mercury, che accusa gli X-Men di avere sottratto sua figlia e di tenerla nell'isola stato di Utopia contro la sua volontà. In realtà Kincaid è stato corrotto da Norman Osborn che in questo modo intende screditare gli odiati X-Men. Mentre Ciclope cerca di occuparsi della faccenda per via legale, la mutante Domino viene inviata da Deadpool per offrirgli un posto tra gli X-Men. Poco convinto delle sue buone intenzioni, Deadpool la fa cadere da una grata di un tetto facendola precipitare su un mucchio di migliaia di frittelle. Una volta accertatosi che la sua vecchia "amica" non sia stata mandata per ucciderlo, Deadpool accetta la sua proposta, indossa un costume personalizzato degli X-Men e dichiara di volere assassinare Ellis Kincaid e così risolvere il problema che sta angustiando Ciclope.

Per dimostrare di essere degno di entrare negli X-Men, Deadpool, nella sua mente contorta, ha deciso di uccidere Ellis Kincaid, il padre di Mercury, che foraggiato da Osborn, ha dato inizio a una campagna mediatica per screditare gli X-Men. Ciclope cerca di fermarlo inviandogli Domino, sua compagna ai tempi degli X-Force, la quale lo raggiunge in tempo impedendogli di uccidere in diretta televisiva Kincaid. Dopo averlo narcotizzato e legato nel letto di una camera d'albergo, Domino riferisce a Ciclope di aver portato a termine la sua missione ma poi, interpretando male una conversazione, lo libera pensando che Wolverine lo volesse uccidere quando invece intendeva solo portarlo in missione allontanandolo dal suo obiettivo. Nel frattempo Osborn - che ha tutto l'interesse che Kincaid venga ucciso da Deadpool ora che il nostro protagonista è vestito con un costume da X-Man - affida il padre di Mercury nelle mani di due inesperti agenti HAMMER che lo portano alla stazione dei treni facendolo diventare un bersaglio facile. Wolverine e Domino si mettono sulle sue tracce ma la mutante si ritrova di fronte una gallina - la fobia che in precedenza aveva rivelato a Deadpool - che gli impedisce ogni suo movimento. Deadpool ha così la strada spianata per sbarazzarsi di Ellis Kincaid.

Deadpool si prepara a uccidere Ellis Kincaid facendo il gioco di Osborn che in questo modo riuscirebbe a far passare gli X-Men per dei criminali agli occhi dell'opinione pubblica. Mentre Wolverine si lancia in soccorso dell'uomo, il nostro protagonista finge di voler uccidere Kincaid andando a colpire invece un agente dell'HAMMER che, appostato in un palazzo, si apprestava a eliminare il padre di Mercury seguendo gli ordini di Osborn. Alla fine Kincaid, resosi conto di essere in pericolo di vita, ammette davanti a una telecamera di essere stato pagato da Osborn per mettere in cattiva luce gli X-Men e il piano di Osborn fallisce. Nonostante il nostro mercenario della chiacchiera facile abbia contribuito in qualche modo a riabilitare l'immagine degli X-Men, Ciclope dice a Deadpool che non sarà mai un X-Man. A questo punto le strade dei due si dividono.