Considerata una vera e propria "pietra miliare" della fantascienza, l’Eternauta ha una storia editoriale abbastanza complessa.
Creato dallo sceneggiatore Héctor Germán Oesterheld e dal disegnatore Francisco Solano López, la prima pubblicazione dell'Eternauta - la prima parte, ovvero quello che pubblico e critica considera il "vero" Eternauta - avviene a puntate nella rivista argentina Hora Cero Semanal, dell’Editorial Frontera tra il 1957 ed il 1959, rivista creata e diretta dallo stesso Oesterheld.
La trama dell'Eternauta è considerata una sorta di metafora e anticipazione del golpe argentino del 1976 ad opera di Jorge Videla.
La storia ha inizio in una gelida sera d'inverno a Buenos Aires. Uno sceneggiatore di fumetti - probabile alter ego dello stesso Oesterheld - è intento al lavoro quando vede improvvisamente materializzarsi di fronte a lui un uomo che gli si presenta come Juan Galvez, detto l'Eternauta. L'uomo dice di essere un viaggiatore del tempo e inizia a raccontargli di una invasione aliena che ha avuto inizio con una nevicata mortale abbattutasi sulla capitale argentina. Barricatosi in casa con la famiglia ed alcuni amici, il protagonista sbarra porte e finestre e fabbrica delle tute ermetiche che permettono di sopravvivere ai fiocchi luminescenti che provocano la morte al solo contatto con la pelle. Isolati dal mondo esterno, senza possibilità di chiedere aiuto, Galvez, la sua famiglia e i suoi amici vivono ore d'angoscia. Dal cielo misteriosi globi infuocati discendono sulla città, la radio resta muta, spari per le strade fanno capire che tra i sopravvissuti alla nevicata si è accesa una feroce lotta per la sopravvivenza. Galvez, insieme ai suoi amici, scopre che la nevicata è un'arma degli invasori alieni, e in breve tempo si ritrova arruolato nell’esercito a combattere in prima linea contro i mostruosi insetti ribattezzati “Cascarudo”, uomini-robot privati della volontà, poi schiavi controllati dalla paura come i Mano, e infine bestie feroci come i Gurbo. Tutti controllati dai misteriosi Loro, il nemico senza volto che ha invaso la Terra.
L’invasione aliena dell’Eternauta è una sorta di anticipazione dell’ascesa del golpe argentino del 1976 ad opera di Jorge Videla, mostrando l’orrore del potere repressivo dei regimi militari che tolgono al popolo la libertà e uccide chi si oppone. Una chiave di lettura che avrà riscontro negli anni successivi quando l’attivismo politico di Oesterheld si fece più diretto nei confronti del regime.
In Italia la prima parte dell’Eternauta viene pubblicata per la prima volta sulla rivista settimanale a fumetti Lanciostory in una ventina di episodi tra il luglio e XX del 1977 venendo in seguito ristampato in volume dall’Eura Editoriale.Per adattare le tavole originali di Solano Lopez orizzontali al formato della rivista italiana verticale, la storia è stata rimontata da Stelio Rizzo e Ruggero Giovannini che hanno aggiunto didascalie, inserito elementi grafici più attuali, cambiato alcune delle vignette rettangoli in riquadri rotondi e irregolari e rendendo il tutto più moderno e “ritmato”. Approvato dallo stesso Solano Lopez, l’edizione modificata (riproposta anche nel xx volume dei classici del fumetto) è stato per anni l’unico modo per leggere in italiano l’Eternauta.
Nel 2011 la 001 edizioni, con un lavoro certosino nel reperire le tavole originali di proprietà di alcuni collezionisti, pubblica l’opera di Oesterheld e Solano Lopez in formato orizzontale recuperando immagini e dettagli andati perduti di un opera che a più di cinquant’anni di distanza riesce ancora a porre domande sul presente e sulla società.
Nel 1969 Héctor Germán Oesterheld decide di riscrivere la sceneggiatura della prima parte dell’Eternauta affidando ad Alberto Breccia il compito di illustrarla. Grande maestro delle historietas dal tratto sperimentale, Breccia aveva lavorato insieme a Oesterheld sette anni prima realizzando Mort Cinder, altro grande fumetto argentino.Rispetto alla prima versione, questa sorta di remake, è attualizzato al periodo storico accentuando l’aspetto politico di una metafora che diventa ancora più esplicita.La versione di Breccia venne pubblicata in Argentina a puntate sulla rivista “mondana” Gente (visto il clima politico l’editore consiglio a Oesterheld di firmarsi con uno pseudonimo ma lui non ne volle sapere). In Italia la prima pubblicazione è avvenuta sulle pagine di Linus tra il giugno del 1972 e xxx (quindi la versione alternativa è apparsa in Italia prima di quella originale) venendo poi riproposto recentemente dalla Comma 22 (un volume di difficile reperibilità e fuori catalogo da anni).
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