X-Men: Endangered Species

Antefatto. Al termine di "House of M", Wanda Maximoff, usando i suoi poteri di alterazione della realtà, lanciò un incantesimo che ridusse drasticamente il numero di persone dotate del famigerato "gene x" trasformando istantaneamente quasi tutti i mutanti del pianeta in normali esseri umani¹. Da allora, non vi sono state nuove manifestazioni di poteri mutanti e nessuna nuova nascita di homo superior. Da una razza di milioni di individui, i mutanti sono ora ridotti a qualche centinaia in tutto il mondo. Gli X-Men, per la prima volta nella loro storia, si trovano di fronte alla consapevolezza di essere diventata una specie in via di estinzione.
Allo Xavier Istitute, gli X-Men, i giovani allevi e i mutanti delle altre squadre, si sono riuniti per celebrare la morte di un giovane mutante chiamato Landru rimasto vittima di un comune incidente automobilistico. In una lugubre giornata di pioggia, terminato il funerale, Ciclope e Wolverine si interrogano se questa sia davvero la fine della loro razza, Mercury e gli altri studenti sono abbattuti per aver assistito a così tanti funerali nel corso della loro breve vita, Jamie Madrox sprona la Bestia a trovare un modo per invertire l'M-Day offrendosi con i suoi duplicati di fornire il suo aiuto, Cannonbal chiede ad Alfiere come mai, venendo dal futuro, non ha previsto questo cataclisma e infine Charles Xavier, sondando telepaticamente i pensieri delle persone intorno a lui, scopre la presenza al funerale di Sebastian Shaw nascosto da un induttore di immagini e intervenuto solo per rendere omaggio a un altro mutante caduto. Terminata la cerimonia, mentre i mutanti tornano alla loro vita, portandosi dietro il peso di un futuro in cui pare non esserci più spazio per la loro specie, un raggio di luce si fa largo tra le nuvole, lanciando un speranza per le cose a venire.