Il racconto parte dalla sua terra d’adozione, la Sardegna, dove a fine anni ’90 il cantante stava organizzando il grande tour che avrebbe toccato tante città italiane. Ai concerti avrebbero partecipato anche i figli Cristiano e Luvi e la moglie Dori Ghezzi.
Prima dell’inizio della tournée De André decide di far ritorno a Revignano, in Piemonte, località dove aveva vissuto da bambino assieme alla sua famiglia.
Qui ritrova Andrea e Nina (a lei è dedicata la bellissima canzone Ho visto Nina volare) e l’incontro con questi due vecchi amici innesca una serie di ricordi che riaffiorano sotto forma di sogno.
De André sogna e viaggia nella memoria: ricorda il suo ritorno a Genova dopo il periodo vissuto da sfollato a Revignano durante la Seconda Guerra Mondiale; riaffiorano le avventure da ragazzo anarchico tra prostitute e intellettuali a Via del Campo, tra i vicoli per gli emarginati con l’amico prete da marciapiede Don Gallo; ribollono gli anni dell’alcolismo e del rapimento da parte dell’anonima sequestri sarda negli anni ’70, quando decise di trasferirsi nella tenuta dell’Agnata.
I ricordi si mescolano all’immaginazione ed ecco un viaggio in barca con l’amato fratello Mauro fino alle coste africane.
Destatosi dal sogno Faber torna tra i suoi affetti, i figli che con lui accoglieranno gli applausi del pubblico nei magnifici concerti del 1998, il suo ultimo saluto ai tanti fan.
Uno sguardo intimo e profondo sull'uomo De André, nell'imperdibile omaggio della grande letteratura a fumetti a un mito indimenticabile della nostra musica. L'espediente del sogno-ricordo (splendidi acquerelli in bianco, nero e grigi a differenza del tempo presente colorato della narrazione) attraverso il quale si raccontano diversi episodi della vita di De André rappresenta il filo conduttore per narrare questa storia intensa attraverso il medium fumetto (particolarmente suggestiva, ad esempio, la sequenza in cui il piccolo Fabrizio, alunno della scuola Diaz, entrando in classe, ha una visione terribile: immagini di poliziotti che picchiano inermi ragazzi dentro una scuola, che si trasformano in sequenze dove giacche blu seminano la morte in un villaggio di pellerossa).
Ristampa: Ivo Milazzo # 1 - Uomo Faber, Edizioni NPE (Nov 2017)
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