Supereroi: Le Leggende Marvel # 4

Gli X-Men si sono trasferiti nella loro nuova base di San Francisco. Tempesta, annoiata dalla vita di corte che conduce assieme al marito Pantera Nera, ha deciso di ritornare temporaneamente con la sua vecchia squadra, ora composta da Ciclope, Emma Frost, la Bestia, Wolverine e la giovane Armor. Diventati consulenti ufficiali del dipartimento di polizia di San Francisco, gli X-Men vengono chiamati per investigare sul ritrovamento del cadavere di un mutante apparentemente ucciso da qualcuno dotato di poteri pirocinetici. Dalle analisi del suo DNA, la Bestia scopre che il mutante è stato creato artificialmente e presenta tre set cromosomici in luogo dei canonici due. Grazie al ritrovamento di un taccuino del mutante morto, i nostri eroi, dopo aver dedotto che il suo assassino si trova in Indonesia, a bordo del Blackbird partono in missione per raggiungere Chaparanga, il cimitero delle astronavi.

All'inseguimento di un misterioso assassino mutante, gli X-Men sono giunti a Chaparanga, paesino dell'Indonesia dove le astronavi aliene vanno a morire. Localizzato il "Soggetto X", Wolverine è il primo ad avvicinarsi trovandolo intento ad armeggiare con una misteriosa scatola nel tentativo di alimentarla con i reattori di un astronave. Quando il mutante, dotato di poteri pirocinetici, reagisce aggredendo i nostri eroi, Tempesta, eseguendo gli ordini di Ciclope, lancia una violenta scarica elettrica che distrugge l'astronave abbandonata. Ororo teme di averlo ucciso ma Ciclope, dimostrando un inaspettato cinismo, non si fa troppi scrupoli affermando che il suo primo dovere è quello di mantenere in vita i mutanti. Tuttavia il "Soggetto X" riesce a sopravvivere solo per suicidarsi davanti ai loro occhi piuttosto che rivelare il suo scopo e quello del misterioso macchinario.

Gli X-Men hanno recuperato uno strano macchinario che apparteneva all’assassino del mutante triploide. Hank "Bestia" McCoy non ha la minima idea di cosa possa essere ma analizzando il genoma del "Soggetto X", suicidatosi per non essere catturato, scopre che si trattava di un mutante diploide (ovvero, con due set cromosomici) ma con il gene x in una posizione anomala. Hank decide di contattare Abigail Brand, la direttrice dello SWORD (organizzazione che fa da tramite fra la società umana e le xenoculture di altri mondi). La donna, che ha una strana relazione con la Bestia, riconosce lo strano cubo metallico affermando che si tratta di una "Ghost Box", una porta d’accesso per altri universi. Mentre Ciclope rifiuta energicamente un coinvolgimento dello SWORD in faccende che riguardano i mutanti, Wolverine trova nel taccuino del mutante ucciso delle coordinate che conducono a una misteriosa zona della Cina. Gli X-Men si mettono a bordo del Blackbird e in poche ora raggiungono Tian, un posto paradisiaco ma pieno di cadaveri. Attraverso i computer della struttura i nostri eroi scoprono di essere nella Cinque Miglia, la residenza segreta di una squadra di mutanti cinesi rimasti nascosti al resto del mondo e morti dopo l'M-Day.

Gli X-Men si trovano tra le rovine della città cinese di Tian, rifugio di una comunità di mutanti asiatici ora tutti deceduti a causa l'M-Day¹. Per perlustrare meglio la cittadella, Ciclope e compagni decidono di dividersi in tre gruppi. Mentre Ciclope e la Bestia, cercano di ricostruire quanto accaduto arrivando alla conclusione che su Tian ci sia stato uno scontro tra due fazioni di mutanti (i triploidi, con la loro struttura genetica artificiale, e i mutanti provenienti da un mondo alternativo), Wolverine e Armatura, da una parte, e la Frost insieme a Tempesta dall'altra, si ritrovano a perlustrare la struttura. Tra i resti spettrali della cittadella si aggirano tre mostruosi mutanti, i triploidi, che feriscono Armatura e inibiscono i poteri di Tempesta ed Emma Frost. Tuttavia i tre gruppi di X-Men prevalgono sui mutanti che interrogati alla fine fanno tutti il nome di Forge.

Nella città abbandonata di Tian, gli X-Men, dopo aver affrontato i mutanti triploidi, interrogano i superstiti cercando di confrontare l'attendibilità delle loro storie. I mutanti artificiali affermano di essere stati creati da Forge il quale ha dato vita a una nuova stirpe di mutanti per contrastare l'Annessione, un'invasione da parte dei mutanti di un mondo parallelo resa possibile da una Ghost Box, una porta d’accesso per altri universi. Decisi ad avere una spiegazione su quanto sta succedendo, Ciclope e compagni rintracciano Forge sul monte Wundagore, un tempo dimora dell'Alto Evoluzionario. L'ingenere mutante, che per lungo tempo e stato alleato degli X-Men, nonchè amante di Tempesta, riceve i suoi vecchi compagni non mostrandosi però nella sua forma migliore.

Gli X-Men si trovano sul monte Wundagore per chiedere a Forge spiegazioni sui mutanti artificiali che hanno dovuto affrontare. Ossessionato a trovare una soluzione all'estinzione della razza mutante, Forge ha scoperto un mondo parallelo dove i mutanti sono intenzionati a invadere il nostro universo utilizzando le Ghost Box, dei dispositivi capaci di connettere mondi parallelli. Per frontaggiare l'invasione, Forge ha creato dei mutanti artificiali ed ora cerca di coinvolgere gli X-Men a varcare il portale dimensionale attaccando i mutanti della terra alternativa prima che questi invadino la nostra realtà. Mentre Tempesta e gli altri tentano di convincerlo a desistere, Forge, rivelando la sua follia, attiva la Ghost Box. Abigail Brand, l'agente dello SWORD, che con la complicità della Bestia sta seguendo a distanza gli avvenimenti, decide di risolvere la situazione utilizzando un cannone satellitare con il quale spara, all'interno del portale dimensionale, un laser quantico in grado di distruggere l'intero mondo parallelo presente al di là della Ghost Box. Durante il crollo della base, Tempesta rifiuta di credere che l'amato Forge sia, come sembra, in preda alla follia e facendo appello al suo buon senso gli chiede per l'ultima volta di seguirli. Forge rifiuta, sostenendo che preferisce morire piuttosto che seguire la donna che in passato l'ha abbandonato. Gli X-Men fuggono dalla base poco prima che venga distrutta dall'esplosione, abbandonando Forge al suo destino. Tornando a casa Ciclope e compagni, amareggiati per aver appena ucciso un compagno e compiuto un genocidio, riflettono su quanto siano cambiati e su quello che sono diventati.