Spider-Man Incontra Obama

Peter Parker si ritrova a scattare delle foto in occasione dei festeggiamenti per il giuramento del nuovo presidente Barak Obama. In quel momento si presenta un altro Obama che afferma di essere quello vero. Indossato il costume dell'Uomo Ragno, il nostro eroe smaschera l'impostore, ovvero il suo vecchio nemico il Camaleonte, permettendo a Obama di diventare il presidente degli Stati Uniti.

Flash Thompson, l'ex tormento del giovane Peter ai tempi del liceo, è stato richiamato a servire la patria. Lo ritroviamo sul letto di un ospedale quando viene avvicinato dal generale Fazekas che gli vuole conferire una medaglia d'onore. Nel corso dell'intervista, Flash racconta il suo passato, la sua ammirazione per l'Uomo Ragno (è stato il primo a fondare un club per celebrare le sue imprese) rievocando alla fine il recente incidente che ha subito in Iraq. Durante una missione il blindato che trasportava la sua pattuglia ha subito un agguato. Flash e il suo commilitone, Santos, penetrano in un edificio per fermare i cecchini ma Santos cade in una trappola esplosiva rimanendo gravemente ferito sotto le macerie. Flash va a cercare aiuto ma si trova la strada sbarrata dei nemici che lo feriscono alle gambe. Per evitare di essere ucciso precipita al piano sottostante ritrovandosi la strada libera. Nonostante potrebbe allontanarsi per cercare rinforzi Flash non se la sente di abbandonare il compagno e procuratosi una dose di epinefrina trovata sul cadavere di un iracheno (usata per aumentare il matabolismo e diminuire il dolore) torna sul posto, uccide tutti i suoi avversari e incurante del dolore si carica Santos sulle spalle portandolo in salvo. Purtroppo, a cuasa del suo eroico gesto, i medici sono stati costretti ad amputargli le gambe a causa delle lesioni dovute allo sforzo che gli hano lacerato i vasi.