Punica Fides prende per mano il lettore al fianco di una persona che arriva in una città avvolta nel mistero: se nell’altro libro si trattava di un estraneo, adesso abbiamo a che fare con qualcuno che fa ritorno nella propria città di origine, Punica, una punta che protende da un’isola apparentemente separata dal resto del mondo.
Toni si ritrova un po’ spaesato, attirato dalla sua terra travagliata, e arriva sconfitto dalla vita, senza portare più con sé nessuna illusione né pretesa. Chi lo incontra al suo arrivo non può far a meno di stupirsi di vederlo, quasi deriderlo per come le sue aspirazioni si sono esaurite malamente fuori dalla città. Intanto, a Punica si consuma una guerra che sembra non poter aver mai fine e della quale probabilmente non si ricorda nemmeno più il motivo dell’inizio, tra polizia, fazioni e quartieri diversi. La città ha inoltre la forma allegorica di un campo da baseball, sul quale si consuma una guerra lenta e inesorabile come una partita.
Toni si ritrova un po’ spaesato, attirato dalla sua terra travagliata, e arriva sconfitto dalla vita, senza portare più con sé nessuna illusione né pretesa. Chi lo incontra al suo arrivo non può far a meno di stupirsi di vederlo, quasi deriderlo per come le sue aspirazioni si sono esaurite malamente fuori dalla città. Intanto, a Punica si consuma una guerra che sembra non poter aver mai fine e della quale probabilmente non si ricorda nemmeno più il motivo dell’inizio, tra polizia, fazioni e quartieri diversi. La città ha inoltre la forma allegorica di un campo da baseball, sul quale si consuma una guerra lenta e inesorabile come una partita.
144 pagine




Ultimi commenti