New 52 Library # 68 | Batman il Cavaliere Oscuro, vol 4: Creta

Il commissario James Gordon tenta di fermare una rapina in una gioelleria offrendosi al posto degli ostaggi. Una volta dentro il commissario estrae delle pistole che aveva nascosto e uccide a sangue freddo i rapitori. Dall'ombra appare Batman che incredulo gli chiede se ha davvero fatto quello ha appena visto. Gordon si volta e gli spara ma Batman evita il colpo e lo colpisce con un pugno al volto scoprendo che in realtà si tratta di Basil Karlo, il criminale conosciuto come Clayface capace di assumere le sembianze di qualsiasi persona. Confuso Batman si chiede perchè Clayface abbia ucciso i suoi stessi uomini. In quel momento Karlo assume l'aspetto di Natalya Trusevich (la pianista uccisa dal Cappelaio Matto) intimorendo Batman che confuso se lo lascia scappare. Tornato alla Batcaverna il nostro protagonista si chiede dove si trovi il vero Jim Gordon e sopratutto come Clayface sia a conoscenza del legame che univa Batman e Natalya. Nel frattempo James Gordon si trova incatenato in una botola nel pavimento del palcoscenico di un teatro abbandonato. Notato un grande riflettore gli disegna sopra il simbolo del pipistrello e lo accende. Presto Batman individua il segnale luminoso in cielo e risale al vecchio teatro. Jim viene liberato e Batman insieme al commissario esamina il posto per cercare di recuperare informazioni e capire quali siano le intenzioni del suo avversario. Fuori il teatro Clayface si allontana indisturbato tra la folla

Clayface si intrufola alla Borsa di Gotham e aprendo la strada a un gruppo di complici inizia a distruggere tutto con l'intento di provocare un crollo nel mercato. Completato i loro compiti Clayface uccide a sangue freddo i suoi uomini per poi rivolgere le sue attenzione a una ragazza. Batman interviene e dopo aver portato in salvo la ragazza prova a catturare il criminale mutaforma con un dispositivo che gli crea intorno un contenitore ermetico. Per funzionare correttamente l'arma richiede che il sigillo sia perfetto così, sfruttando l'aderenza non perfetta, Clayface riesce a fuggire. Più tardi Batman interroga il Cappellaio Matto, chiuso in una cella ad Arkham chiedendogli se ha raccontato a qualcuno della sua relazione con Natalya Trusevich. Non avendo ottenuto risposte sensate, Batman si presenta dal Pinguino il quale ammette che uno dei suo scagnozzi ha dato delle informazioni raccolte dal Cappellaio a Clayface. Nonostante sia evidente che il Pinguino ha assunto Clayface per far crollare il mercato a suo vantaggio, Batman non ha le prove per incriminarlo. Più tardi, con l'aiuto degli agenti della polizia di Gotham, Batman riesce a soprendere Clayface intento a rubare dei preziosi diamanti. Spinto all'esterno, Batman, a bordo del Batplano, fa cadere addosso a Clayface un contenitore a tenuta stagna che gli permette di catturalo. Clayface viene portato in una cella progettata appositamente per lui mentre Batman e Gordon si chiedono quanto tempo passerà prima che il mutaforma riesca a trovare una crepa invisibile.

Rinchiuso nel manicomico Arkham, Basil Karlo, il "freak" noto come Clayface, ripercorre il suo passato. A scuola, quando era poco più di un adolescente, era una persona ordinaria che passava del tutto inosservata, neanche i bulli sembravano notarlo. Deciso di non essere più ignorato, Basil si iscrisse a una rappresentazione scolastica ma durante l'audizione risultò impacciato e il regista gli disse di non trovava in lui nulla di speciale liquidandolo velocemente. Per anni continuò a fare audizioni e tutte le volte venne mandato via con la motivazione di non avere la stoffa per interpretare ruoli significativi. Sfiduciato Basil si rivolse a un uomo che aveva sentito poteva far avverare il suo grande desiderio: diventare una stella del cinema. Quell'uomo era il Pinguino il quale gli consegnò un pezzo di argilla che sosteneva fosse la fonte del potere degli Skinwalker, una tribù navajo nota per la loro capacità di cambiare forma. Basil portò a casa l’argilla e, mentre la esaminava, la sostanza gli entrò nel corpo dalle sue narici riscrivendo il suo DNA. In poco tempo scoprì di poter assumere volti diversi e questa versatilità elastica gli permise di iniziare la sua carriera cinematografica e diventare un attore famoso. Man mano che migliorava anche l’argilla dentro di lui evolveva permettendogli di assumere le sembianze di chiunque desiderasse. Non trascorse molto tempo prima che il Pinguino si facesse vivo chiedendogli di compiere per lui dei crimini e poi degli omicidi. All’inizio odiava il lavoro che doveva fare ma poi si abituò e ad ogni trasformazione finì per perdere se stesso diventando solo una massa di violenza e rabbia. Più perdeva il controllo e più gli era difficile mantenere la sua forma. In poco tempo, perse tutto. Non poteva più lavorare e nessuno voleva lavorare con lui. Era tornato a essere nessuno così si diede al crimine. Ora, chiuso nella sua cella, finge di soffocare con il cibo. All’arrivo dei medici una piccola perte di sé si stacca raggiungendo un tubo di scarico. Presto Clayface sarà di nuovo libero.

Evaso da Arkham, Clayface si presenta dal Pinguino dicendogli di aver finito di pagare il suo debito e di voler lavorare solo per se stesso. Nel frattempo il commissario Gordon viene raggiunto da Batman che ipotizza che Clayface sia fuggito perché vuole un pubblico che possa soddisfare il suo narcisismo. Mentre il cavaliere oscuro, su consiglio di Alfred, recluta Black Canary e Condor che perlustrano le strade alla ricerca di qualche traccia di Clayface, quest’ultimo rapisce una decina di persone per portarle in un teatro abbandonato. Immobilizzati sulle poltrone del teatro, ai rapiti gli viene iniettato via endovena una versione diluita del veleno del Joker che Karlo si era procurato alcuni mesi prima. Il pubblico esilarante è pronto per il suo spettacolo quando improvvisamente irrompe Batman che lo la getta in vasca piena di prodotti chimici. I prigionieri vengono liberati e Clayface viene portato nuovamente ad Arkham dove viene rinchiuso in una speciale cella progettata su misura.

Una donna messicana lavora duramente in una fabbrica di assemblaggio per dare un pasto caldo ai suoi due bambini malati e all’anziana madre. Quando il più piccolo dei bambini muore perché non riesce a prendere in tempo le medicine, la donna, per curare l’altra figlia, decide di superare il confine e venire a Gotham. Durante il viaggio gli uomini che dovevano farli passare illegalmente in territorio americano li vendono a degli schiavisti che separano la donna da sua madre e sua figlia. Poco tempo dopo la ragazza malata e sua nonna si ritrovano a lavorare in una fabbrica abusiva che produce ornamenti natalizi. Una notte, udendo la tosse di sua nipote, la donna più anziana cerca di scappare per chiedere aiuto, ma viene catturata, ricevendo una coltellata prima di cadere da una finestra e precipitare in un vicolo. Il Pinguino si lamenta con i suoi uomini per essersi fatto lasciare scappare la donna. Nel frattempo la donna viene trovata da Batman che recupera dalle sue mani un volantino della fabbrica. Batman irrompe nell’edificio dormitorio prendendo la bambina malata per portarla all’ospedale ma quando torna a prendersi gli altri bambini viene catturato dagli schiavisti agli ordini del Pinguino.

Nel tentativo di salvare dei bambini sfruttati in un traffico di schiavi dal Pinguino, Batman è stato catturato e rinchiuso in una gabbia dagli scagnozzi di Cobblepot. Disgustato dai traffici del suo avversario, il crociato incappucciato trova la forza di reagire liberandosi dalle catene. Una volta libero, usa una esplosione come diversivo e sconfigge gli uomini del Pinguino rinchiudendoli nella stessa gabbia in cui era tenuto prigioniero. Tornato nella casa lavoro che fabbrica decorazioni natalizie, Batman sgomina gli scagnozzi e libera gli schiavi. Trovando la madre della ragazzina malata, Batman porta la donna all’ospedale che finalmente può ricongiungersi con sua figlia riabbracciandola tra le lacrime. In breve, il Pinguino viene arrestato (anche se i suoi avvocati si mettono subito all’opera per liberarlo) mentre la donna clandestina, dopo aver regolarizzato la sua posizione, viene assunta alla Wayne Enterprises potendo iniziare una nuova vita insieme alla figlia. Il giorno di Natale, la bambina vede alla finestra Batman passato a salutarla. Sulla punta del suo albero, al posto dell’angioletto, la bambina ha messo la raffigurazione di Batman, il suo angelo custode.

La polizia di Gotham è in allerta dopo il ritrovamento di un terzo cadavere in una settimana a cui è stato completamente prosciugato il sangue attraverso due segni di puntura sul petto. Batman sospetta che l’autore degli omicidi sia il dottor Kirk Langstrom, l’inventore del cosiddetto siero di Man-Bat, ma l’uomo, raggiunto nel suo laboratorio, giura di non essere il responsabile nonostante da una prima analisi sia stato trovato tracce del suo serio. Nel frattempo Abraham Langstrom, il padre di Kirk nonché imprenditore senza scrupoli e dalla dubbia moralità, si è appropriato del fluido del figlio, che ha sempre disprezzato, utilizzandolo per i suoi scopi malvagi. Oltre a voler impiegare il fluido per “aiutare” i non vedenti e ottenere un enorme ricavo economico, Langstrom è diventato dipendente del siero trasformandosi in un predatore notturno pronto a massacrare senza pietà i cittadini più indifesi di Gotham. Intanto Batman, dopo una approfondita analisi sulle vittime, scopre che la formula del siero è stata rinforzata con una proteina sintetica proprietaria della Patriarch Biopharmaceuticals, la multinazionale farmaceutica di Abraham Langstrom. Messo a punto un antidoto, Batman si lancia dal batplano sorprendendo Man-Bat in volo mentre si trova a caccia di senzatetto. La creatura però, oltre ad essere più grossa e forte, ha la pelle così spessa che l’ago della siringa contenente l’antidoto si spezza. Langstrom, rabbioso, afferra Batman e lo fa precipitare a terra.

Batman precipita nel vuoto a seguito dallo scontro con Abraham Langstrom, il nuovo Man-Bat. Con uno sforzo disperato il nostro eroe lancia due funi in entrambe le direzioni e arpionando gli edifici ai suoi lati si salva da morte certa. Ricevute le cure di Alfred, Batman si reca da Jim Gordon rivelando che l’assassino che nelle scorse settimane ha ucciso numerosi senzatetto è Abraham Langstrom. Gordon senza prove non può far nulla così Batman si presenta a casa di Langstrom minacciando di essere a conoscenza del suo segreto. L’avido imprenditore però non lascia trapelare nessuna emozione e Batman è costretto ad allontanarsi. Dopo essere passato al laboratorio di Kirk, il figlio di Langstrom, per chiedergli come somministrare l’antidoto al siero non potendo penetrare la sua dura pelle, Batman si reca al rifugio dei senzatetto sapendo di trovare Man-Bat. Travestito da vagabondo il nostro protagonista porta in salvo le potenziali vittime permettendo alle zanne del suo nemico di penetrare nella sua carne. Batman però si è iniettato l’antidoto così quando Man-Bat gli inizia a prosciugare il sangue, lottando per non perdere conoscenza, assiste alla sua trasformazione. Abraham Langstrom viene consegnato alla polizia ma grazie ai suoi avvocati riesce a farla franca e non farsi incriminare.