L'abominevole uomo delle nevi
Alfredo Castelli (script) / Milo Manara (art) / Milo Manara (colors)
La notizia del primo presunto avvistamento dello yeti giunge a Londra, dove viene divulgata mondialmente dal Daily Telegraph in un articolo del giornalista Kenneth Tobey. Questi è scettico, ma quando in ufficio si presenta il vecchio esploratore Waddel si insinua in lui il dubbio: costui infatti gli confessa che anche durante una sua spedizione, negli ultimi anni dell'Ottocento, sentì dai tibetani la parola metch-kangmi dopo che riferì loro di aver visto nella tormenta una gigantesca figura. Tobey inizia a informarsi in biblioteca, e scopre che i resoconti di numerosi viaggiatori presentano somiglianze del genere. Qualche mese dopo, viene organizzata una seconda spedizione, guidata da Charles Bruce. Tobey vi si aggrega, ufficialmente per documentarla, segretamente per scoprire qualcosa di più sull'uomo delle nevi. Un evento sfortunato però vanifica il progetto: una grossa valanga cade sugli scalatori, sommergendo fra gli altri proprio Tobey. Dopo aver avvistato un metch-kangmi, Bruce e i superstiti decidono di rinunciare, convinti che l'ascesa sia in qualche modo maledetta.
Prima pubblicazione: Un uomo un'avventura # 19 - L'uomo delle nevi, Edizione Cepim - Italia (Nov 1978)
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