Approfittando del fatto che la tecnica di Hana si è indebolita a causa della perdita del braccio, Sukuna cerca di colpirla con un fulmine nero, ma Todo blocca il colpo. Tuttavia, l'impatto rende inabili entrambi. Dopo aver riacquistato la tecnica di guarigione, Sukuna riprende ad affrontare Yuji, ma questi riesce ad intrappolarlo nella sua espansione del dominio. Yuji mostra a Sukuna i suoi ricordi, e gli spiega la sua nuova filosofia di vita. Sukuna si rende conto che Yuji lo compatisce e, furioso, dichiara la sua intenzione di uccidere tutti coloro che ama. Yuji e Sukuna continuano a combattere all'interno del dominio e, malgrado Sukuna venga ostacolato all'interno da Megumi, riesce a ristabilire l'energia malefica. Poco prima di attivare il suo dominio però, Sukuna viene colpito dalla Risonanza di Nobara sul suo ultimo dito, che Gojo aveva nascosto, e questo permette a Yuji di tagliare il confine che separa l'anima di Megumi dalla sua e separare i due. Yuji raccoglie i resti di Sukuna e gli chiede di provare a vivere insieme, ma questi rifiuta l'offerta, tramutandosi in polvere. Altrove, Uraume percepisce la sconfitta di Sukuna e si uccide, non vedendo più alcun senso nella vita. All'istituto, Megumi si risveglia e si riunisce con Yuji e Nobara. I tre poi incontrano Yuta, tornato nel suo corpo, e il resto degli stregoni sopravvissuti (tra cui Higuruma), facendo il punto della situazione. Gli stregoni usano i resti di Tengen per stabilizzare le sue barriere, mentre i giocatori del girone mietitore tornano alla loro vita normale. I ragazzi del primo anno svolgono una nuova missione, aiutando una coppia colpita da una maledizione. I tre catturano il responsabile e Yuji, ricordando le parole di Gojo, si confronta pacificamente con lui. L'anima di Sukuna incontra l'anima di Mahito in un limbo, e gli dice che se mai avrà una nuova possibilità di vita sceglierà una strada diversa, deludendo lo spirito maledetto. Il manga si chiude mostrando il capanno degli attrezzi della vecchia scuola di Yuji, in cui si trova l'ultimo dito di Sukuna, libero dalla maledizione.
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