Nel Grande Nord, le Giubbe Rosse di Jim Brandon sono alle prese con una brutta gatta da pelare: una tribù di indiani Fox, rifornita di armi e whisky in cambio di pepite dal bieco cacciatore Stan Jordan, si sbarazza dei nemici trafiggendoli con frecce nere, dopo averli legati a sinistre croci.
L'arrivo dei quattro pards a Winnipeg, chiamati nel Grande Nord da Jim Brandon, non passa inosservato: Paul Bonnet, uno dei capi del traffico di armi e alcol, messo sull'avviso da un suo uomo, tenta inutilmente di spedire sottoterra i pericolosi avversari. Tex intuisce che, dietro lo sporco tentativo di fomentare una rivolta indiana, si nascondono cospicui interessi economici e convince l'avvenente Rita Duchesne "una maliarda che la banda usa per incantare i gonzi" a passare dalla sua parte e rivelare quel che sa, prima che sia troppo tardi per salvarsi.
Sulla pista per Fort Black, dov'è di stanza Jim Brandon, i pards vengono intercettati dai Fox, allertati dal meticcio Lacoste e dal suo aiutante Ko-Wan. Lacoste, con la sua baracca di pietra sulle rive del Saskatchewan, funge da punto di scambio per le pepite con cui gli indiani pagano le armi. Prima di finire all'inferno, il mezzosangue spiffera l'inghippo a Tex: il vero obiettivo di monsieur Bonnet è mettere le mani sui ricchi giacimenti d'oro di quelle fredde terre! Ma intanto Kit Willer è caduto negli artigli dei bellicosi pellerossa, che già calcano il sentiero di guerra...
Kit è legato al palo della tortura! Tex, Carson e Tiger Jack - fiancheggiati dalle Giubbe Rosse di Jim Brandon - lo liberano con un'azione da commando: gli indiani che li inseguono, fatti saltare in aria dai pards su un ponte roccioso naturale, precipitano sul fondo della gola dove gettavano i loro nemici dopo averli crocifissi! Uno dei superstiti, lo stregone Ho-Kuan, decide di accordarsi direttamente con il capobanda Bonnet. Ma ormai il destino della cricca di speculatori è segnato: lo sciamano ci lascia le penne e l'oro accumulato dalla banda cola a picco nella baia dell'Hudson.
L'arrivo dei quattro pards a Winnipeg, chiamati nel Grande Nord da Jim Brandon, non passa inosservato: Paul Bonnet, uno dei capi del traffico di armi e alcol, messo sull'avviso da un suo uomo, tenta inutilmente di spedire sottoterra i pericolosi avversari. Tex intuisce che, dietro lo sporco tentativo di fomentare una rivolta indiana, si nascondono cospicui interessi economici e convince l'avvenente Rita Duchesne "una maliarda che la banda usa per incantare i gonzi" a passare dalla sua parte e rivelare quel che sa, prima che sia troppo tardi per salvarsi.
Sulla pista per Fort Black, dov'è di stanza Jim Brandon, i pards vengono intercettati dai Fox, allertati dal meticcio Lacoste e dal suo aiutante Ko-Wan. Lacoste, con la sua baracca di pietra sulle rive del Saskatchewan, funge da punto di scambio per le pepite con cui gli indiani pagano le armi. Prima di finire all'inferno, il mezzosangue spiffera l'inghippo a Tex: il vero obiettivo di monsieur Bonnet è mettere le mani sui ricchi giacimenti d'oro di quelle fredde terre! Ma intanto Kit Willer è caduto negli artigli dei bellicosi pellerossa, che già calcano il sentiero di guerra...
Kit è legato al palo della tortura! Tex, Carson e Tiger Jack - fiancheggiati dalle Giubbe Rosse di Jim Brandon - lo liberano con un'azione da commando: gli indiani che li inseguono, fatti saltare in aria dai pards su un ponte roccioso naturale, precipitano sul fondo della gola dove gettavano i loro nemici dopo averli crocifissi! Uno dei superstiti, lo stregone Ho-Kuan, decide di accordarsi direttamente con il capobanda Bonnet. Ma ormai il destino della cricca di speculatori è segnato: lo sciamano ci lascia le penne e l'oro accumulato dalla banda cola a picco nella baia dell'Hudson.
357 pagine
Prima pubblicazione a episodi: Tex # 121, 122, 123, 124 Sergio Bonelli Editore (Nov 1970/Feb 1971)
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