Benjy Melendez
Ghetto Brother - Una leggenda del Bronx
Julian Voloj (script) / Claudia Ahlering (art)
Ghetto Brother - Una leggenda del Bronx
Julian Voloj (script) / Claudia Ahlering (art)
È il dicembre del 1971. Siamo nel Bronx. L’aria è incandescente, tutti si aspettano che stia per scoppiare la peggiore guerra tra gang, e Black Benjie viene ucciso mentre cerca di fare da mediatore.
Benjy Melendez, fondatore dei Ghetto Brothers, decide di non chiedere vendetta. Organizza un raduno a Hoe Avenue e, davanti ai capi di più di quaranta gang, legge un accordo di pace: “Black Benjie è morto per la pace, se dichiariamo guerra sarà stato tutto inutile. Riconosciamo che siamo tutti fratelli. Se vogliamo ricostruire la comunità e farla diventare un posto migliore dobbiamo lavorare uniti. Con questo patto promettiamo pace e unità per tutti.”
Da allora niente è stato più come prima. I signori della guerra facevano i dj e i ragazzi si battevano a colpi di danza: i Black Spades erano diventati la Universal Zulu Nation e il loro signore della guerra un famoso dj, il suo nome era Afrika Bambaataa.
Benjy Melendez, fondatore dei Ghetto Brothers, decide di non chiedere vendetta. Organizza un raduno a Hoe Avenue e, davanti ai capi di più di quaranta gang, legge un accordo di pace: “Black Benjie è morto per la pace, se dichiariamo guerra sarà stato tutto inutile. Riconosciamo che siamo tutti fratelli. Se vogliamo ricostruire la comunità e farla diventare un posto migliore dobbiamo lavorare uniti. Con questo patto promettiamo pace e unità per tutti.”
Da allora niente è stato più come prima. I signori della guerra facevano i dj e i ragazzi si battevano a colpi di danza: i Black Spades erano diventati la Universal Zulu Nation e il loro signore della guerra un famoso dj, il suo nome era Afrika Bambaataa.
116 pagine
da Ghetto Brother - Une légende du Bronx, Steinkis - Francia (Ago 2014)
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