Tutto Djinn gira su un doppio binario. Uno, rivolto al passato, e parliamo di Jade. Uno verso il presente, ed è Kim Nelson. A volte, dentro a uno stesso volume, i due si incrociano o arrivano a scontrarsi! Nel nostro ultimo ciclo, quello dell'India, si separano, pur preservando l'autonomia sia del passato che del presente. Il tomo 12 che avete in mano ne conclude uno, quello di Jade, quello della Djinn della quale ora conosciamo il destino. Sopravvive, sopravvive a tutto perché lei, fin dall'inizio, ci è apparsa come un personaggio immaginanrio, una proiezione dei nostri desideri e delle nostre paure. Lei fa un passo in più, quello che noi non osiamo fare, perché ci manca la magia che l'aura della leggenda dà a taluni. La leggenda di Jade, della Dijnn, che qui finisce, tra un passato che potremo ancora scoprire (la sua giovinezza nell'harem di Costantinopoli), e tutti i futuri possibili. Perché Jade, dopo la sua odissea africana, acquisisce lo stato di mito (dea delle pianure e dei fiumi) e si sa che i miti resistono oltre la morte. Insomma, lei resterà per sempre nella mia immaginazione, nelle parole e nella magia che le ha conferito Ana Miralles
48 pagine
Pubblicazione italiana: Djinn # 12 - L' onore ritrovato, Alessandro editore (Nov 2015)
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