Coke en Stock
Hergé (script) / Hergé (art) / Roger Leloup (art) / Bob De Moor (art) / Studio Hergé (colors)
Una sera Tintin e il Capitano Haddock escono dal cinema e incontrano, casualmente il generale Alcazar. Mentre questi da a Tintin un biglietto, perde il portafogli che poi viene raccolto dallo stesso Tintin. I due tornano a Moulinsart e trovano Abdallah: il pestifero figlio dell'Emiro Ben Kalish Ezab che, nella lontana Arabia è stato ribaltato da un rivale ed è stato costretto a fuggire affidando il figlio al Capitano.
Tramite il portafogli scoprono che il generale si trova in Europa per acquistare aerei da guerra e, mentre si recano nell'albergo dove alloggia (fornito da Dupont e Dupond) scoprono che sta trattando con l'agente Dawson: ex capo della polizia della concessione internazionale di Shangai. Tintin decide di pedinare l'agente e scopre che è a capo di un traffico di aerei. Una volta rientrato, decide insieme al Capitano di partire per il Kemed a liberare l'Emiro. Dawson, però si è accorto che Tintin si è introdotto nel deposito di aerei e decide di prendere provvedimenti. Infatti, una volta arrivati nel Kemed vengono respinti alla dogana e fatti ripartire. In volo, però l'aereo si guasta ed è costretto ad atterrare su una spiaggia sperduta. Poco dopo l'apparecchio esplode e si accorgono che c'era un ordigno nel vano bagagli (già fiutato dal cane Milù). Una volta al riparo, decidono di tornare a piedi a Wadesdah clandestinamente. Dopo essere sfuggiti miracolosamente a delle pattuglie locali, si fanno ospitare da il signor Oliveira che li aiuta poi a raggiungere l'Emiro.
da Les Aventures de Tintin # 19 - Coke en Stock, Casterman - Belgio (Gen 1958)
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