Durante la sosta fatta per dissetare i cavalli Pecos Bill lascia, tracciando alcuni segni sul terreno argilloso, un messaggio per Vasquez Cinnibar: poiché il nostro eroe è prigioniero dei mercanti di schiavi, i suoi amici devono recarsi da Penna Bianca e i Seminoli a chiedere soccorso. Intanto Pecos Bill e la sua scorta hanno raggiunto la zona delle paludi dove, sotto la sorveglianza di numerosi uomini armati, sostano alcuni carri conestoga dove alloggiano gli schiavi cinesi incatenati. Sotto la guida di Pecos Bill, la carovana si mette in marcia in direzione della prateria. Due cavalli di un carro vengono morsicati a morte da serpenti a sonagli e Koe Mae, pur di non rinunciare a quel carro, dà l'ordine di staccare la pariglia da un altro conestoga per attaccarla a quello che ne è rimasto privo. Insospettito, Pecos Bill quella notte striscia sotto il conestoga misterioso e scopre che, invece degli schiavi, vi alloggia Mister Ho che tiene la piccola Sue legata e imbavagliata. Nel frattempo Penna Bianca e i Seminoli sono giunti nelle vicinanze del convoglio. Appostato in un cespuglio, Pecos Bill lancia tre volte l'ululato dei coyote e Penna Bianca, raccolto il segnale, lo raggiunge. Il nostro eroe si accorda con lui per far disporre i Seminoli sulle alture che sovrastano la gola attraverso cui la carovana dovrà passare. Così il giorno seguente, quando la colonna si inoltra nella gola della montagna, scatta l'agguato: il convoglio che trasporta gli schiavi viene catturato, Mister Ho muore e la piccola Sue viene salvata. Ma l'unico uomo che conosce l'esatto luogo in cui si trovano prigionieri centinaia di altri schiavi è ancora libero e Pecos Bill si mette sulle sue tracce. Quest'uomo è il cinese Koe Mae che, vistosi raggiunto dal nostro eroe, minaccia di uccidere Vasquez Cinnibar che aveva preso in ostaggio. E Pecos Bill, per salvarlo, alza le mani in segno di resa.
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