X-Factor vol 3 # 46

Costretto ad abbandonare il suo controllo su Shatterstar, Cortex viene richiamato da Falcone (la cui voce si trova ottanta anni nel futuro) che lo rimprovera riguardo la presenza di Madrox nel futuro. Terminata la comunicazione, Falcone, in una stanza della Casa Bianca, discute con Anthony Shaw che gli ha suggerito di affidarsi a Cortex per sbarazzarsi dei mutanti del passato. Consapevole di stare per diventare il capro espiatore della pressante insurrezione della Ribellione dei Summers, Falcone, prima di essere prelevato da alcuni uomini, fa una telefonata criptica alla sua assistente. Dal canto suo, Shaw si mette in contatto con un suo uomo a Parigi dicendogli di prepararsi a salvare alcune persone da una imminente incursione di Sentinelle. Intanto a Detroit, Madrox, Layla e Ruby continuano la loro conversazione con Destino, il quale, tra una divagazione e un altra, rivela che una sua invenzione, i Doomlocks, permettono a un organismo cibernetico di viaggiare indietro nel tempo e cambiare un evento senza modificare il presente e di conseguenza creare una realtà alternativa. Prima di poter approfondire l'argomento il gruppo viene attaccato da delle Sentinelle dal particolare aspetto. In loro aiuto giunge Trevor Fitzroy che li teleporta in un altro tempo. Nel frattempo ottanta anni nel passato, Monet, controllata da Cortex, continua ad attaccare Darwin per poter sbarazzarsi di Lenore. In suo soccorso giunge Syrin, spinta ad indagare da Valerie Cooper, l'unica che avesse capito che c'era qualcosa che non andava in Monet. Durante la battaglia le due sono attaccate dalle strane Sentinelle viste nel futuro.