Sullo scenario di una grande fabbrica che, dopo anni di tira e molla, decide di chiudere i battenti e licenziare centinaia di lavoratori, ruotano le vite di:
Annibale, operaio ormai prossimo alla pensione che non accetta la resa incondizionata e la perdita di potere da parte della società civile di fronte alle esigenze degli azionisti di una grande azienda.
Fabio, figlio poco più che ventenne di Annibale ormai disilluso, senza vincoli morali e senza senso della misura.
Chiara, giovane neo laureata che si occupa di servizi sociali a favore degli immigrati. Questo crea non poche tensioni tra lei e il resto della comunità degli operai che si sentono traditi, dimenticati dalla politica a favore di cause più “nobili” e contemporanee. Chiara adesso è fidanzata con Alessandro, un bravo ragazzo che fa il carabiniere, ma aspetta un figlio da Fabio.
Mirco è un operaio, amico di Annibale e Fabio, che prova a cercare una nuova via per fuggire dalla realtà di crisi e desolazione in cui vive: vuole diventare fumettista e lavora su un fumetto che riporta, in un’ambientazione fantasy, la realtà di crisi della sua azienda e della società.
Su tutto questo aleggia l’ombra di un corpo disteso in un fossato ai margini di una strada di periferia, di un piano scellerato finito male e di una pistola, con cui la storia si apre e si chiude. La pistola unisce le fila delle storie divise, ricuce la trama lacerata in un unico intreccio, drammatico e disperato. Una decisione non presa, tuttavia, ci regala un epilogo aperto. Le uniche pagine che descrivono una giornata di sole.
Annibale, operaio ormai prossimo alla pensione che non accetta la resa incondizionata e la perdita di potere da parte della società civile di fronte alle esigenze degli azionisti di una grande azienda.
Fabio, figlio poco più che ventenne di Annibale ormai disilluso, senza vincoli morali e senza senso della misura.
Chiara, giovane neo laureata che si occupa di servizi sociali a favore degli immigrati. Questo crea non poche tensioni tra lei e il resto della comunità degli operai che si sentono traditi, dimenticati dalla politica a favore di cause più “nobili” e contemporanee. Chiara adesso è fidanzata con Alessandro, un bravo ragazzo che fa il carabiniere, ma aspetta un figlio da Fabio.
Mirco è un operaio, amico di Annibale e Fabio, che prova a cercare una nuova via per fuggire dalla realtà di crisi e desolazione in cui vive: vuole diventare fumettista e lavora su un fumetto che riporta, in un’ambientazione fantasy, la realtà di crisi della sua azienda e della società.
Su tutto questo aleggia l’ombra di un corpo disteso in un fossato ai margini di una strada di periferia, di un piano scellerato finito male e di una pistola, con cui la storia si apre e si chiude. La pistola unisce le fila delle storie divise, ricuce la trama lacerata in un unico intreccio, drammatico e disperato. Una decisione non presa, tuttavia, ci regala un epilogo aperto. Le uniche pagine che descrivono una giornata di sole.
144 pagine
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