Marvel Collection (II) # 425 | Amazing Spider-Man 10: Il Ritorno di Goblin

Il Mangiapeccati e il suo esercito di seguaci, dopo aver provocato il caos colpendo e massacrando tutti i cittadini ritenuti peccatori, si preparano ad assalire la prigione di Ravencroft, per punire il più grande dei peccatori: Norman Osborn. Spider-Man venuto a conoscenza del loro obiettivo, si dirige a Ravencroft per opporsi ma viene fermato da Miles Morales che senza successo cerca di dissuaderlo. Mentre combatte con i seguaci del Mangiapeccati, l’arrampicamuri ricorda tutto il dolore che Osborn nei panni del green gobilin gli ha causato. Ghost Spider lo raggiunge unendosi alla lotta per sbarazzarsi dei suoi nemici. Spider-Man si rende conto che la ragazza ha parlato con Miles ma Gwen gli dice che non lo fermerà consigliandogli solo di fare la scelta giusta. In prossimità dell’istituto, Spider-Man viene avvicinato da Julia Carpenter che gli suggerisce di lasciare che Norman Osborn venga colpito dal Mangiapeccati in modo che non possa più far del male a nessuno. Il nostro eroe ci pensa un attimo, poi irrompe nel penitenziario per salvare Norma Osborn. Nel frattempo, Cindy Moon, Anya Corazon, Miles Morales e Ghost Spider si incontrano con Julia Carpenter che propone di fermare Spider-Man.

Spider-Man si sta recando al Ravencroft, l’istituto per pazzi criminali, per salvare Norman Osborn dall’attacco del Mangiapeccati riportato in vita dal misterioso Kindred.
Intanto, su un tetto di Manhattan, si sono radunati Madame Web, Miles Morales, Spider Woman, Ghost Spider, Spider Girl e Silk. Ognuno di loro, chi in un modo chi in un altro, ha avuto una visione in cui Spider-Man perde la vita, così, dopo una lunga consultazione, gli eroi legati al ragno decidono di collaborare insieme formando l’Ordine della Tela, per impedire che Peter salvi la vita di Osborn.
Nel frattempo, all’interno del Ravencroft, Spider-Man raggiunge Norman Osborn aiutandolo a respingere tutti i fanatici del Mangiapeccati. Mentre il Mangiapeccati libera Cain Marko, il Fenomeno, acquisendone i suoi inarrestabili poteri, Norman conduce Peter nella sua vecchia cella, dalla quale si accede a un bunker segreto dove si trova un arsenale di armi, zucche esplosive e ovviamente il costume di Goblin, il folletto verde.

All’interno del Ravencroft, Norman Osborn torna a essere Goblin per respingere l’assalto del Mangiapeccati e dei suoi seguaci. Spider-Man si trova nel mezzo della battaglia estremamente combattuto per essersi alleato con il suo acerrimo nemico. Nel frattempo, all’esterno, l’Ordine della Tela, i supereroi legati al ragno, vorrebbero intervenire ma sono trattenuti sul da farsi sperando che il Mangiapeccati possa purificare Osborn. Intanto il Mangiapeccati ha ottenuto il potere del Fenomeno diventando un avversario inarrestabile per l’arrampicamuri e il folletto verde.

Spider-Man e Goblin provano a fuggire dal Mangiapeccati, trasformatosi in un gigante ipertrofico. Osborn rivela di avere un piano di fuga alternativo e per guadagnare tempo aziona degli ordigni esplosi che provocano il crollo del pavimento. Mentre Ghost-Spider e gli altri eroi legati all’Ordine della Tela continuano a discutere se intervenire o lasciare Spider-Man al proprio destino, Peter si trova sotto le macerie. Osborn gli si avvicina rivelando che il giorno in cui lo ha smascherato avrebbe voluto che Peter lo amasse come un padre e invece si è sentito respinto. Da allora lo ha odiato, anche e sopratutto per essere stato salvato da lui. Sentendosi in debito, Osborn libera Peter dalle macerie aiutandolo a raggiungere la base nascosta, un fiume sotto la struttura. Il Mangiapeccati li raggiunge.

Spider-Man e Goblin si trovano per la prima volta uniti nel cercare di respingere il Mangiapeccati che acquisendo i poteri del Fenomeno e diventato potenzialmente inarrestabile. I due arcinemici, riuscendo a trovare quasi una sorta di sintonia nel lavoro di squadra, decidono di utilizzare una bomba a impulso elettromagnetica per causare la liquefazione del pavimento sottostante. Quando il Mangiapeccati sprofonda insieme a Spider-Man, Goblin, volando sopra al nostro eroe con il suo aliante, mostra il suo vero intento cercando di affogarlo nel cemento. In quel momento arriva Scarlet Spider e gli altri eroi dell’Ordine della Tela che salvano Spider-Man e catturano Goblin. A questo punto gli eroi salgono sullo speciale sottomarino progettato da Osborn per il suo piano di fuga, portandosi dietro proprio il folletto verde. All’interno Osborn inizia a provocare i “ragni” diventando parecchio pesante quando si rende conto che dietro la maschera di Scarlet Spider c’è Gwen Stacy - anche se è una Gwen che proviene da un altra realtà. Ricordandosi di tutti gli affetti venuti a mancare per colpa di Goblin, Spider-Man lo afferra e lo scaraventa fuori.

Peter accompagna J. Jonah Jameson a una mostra in cui è esposto il rubino più grande del mondo, per scattare foto. Il rubino, invece, è abitato da un'entità mistica che si impossessa di Jonah e controlla le menti degli altri ospiti della mostra. Sfuggito al controllo mentale, Peter lo affronta e ascoltando le canzoni dei Beatles riesce a liberare Jonah e gli altri.

Una sera, mentre è di pattuglia, Spider-Man sente una chiamata provenire da un cubo luminoso. L’arrampicamuri entra nel cubo finendo in un mondo magico dove salva un cane da un cavaliere arrabbiato.

Tianna, la nipote di Adrain Toomes, l’Avvoltoio, affronta Spider-Man per tenerlo lontano da suo nonno. Il nostro eroe all’inizio non capisce il motivo dell’attacco ma poi, dopo essere stato colpito da alcuni tranquillanti di elefanti, prima di perdere i sensi, dice alla ragazza che suo nonno ha ucciso delle persone. Tiana si ferma a riflettere sulle sue parole.