Hulk: Raging Thunder

In un futuro alternativo, in un mondo in cui gli uomini e le donne sono divisi in due fazioni costantemente in guerra tra loro, Tundra, la più formidabile combattente della sua epoca alla guida della Sorellanza, intraprende un viaggio nel tempo giungendo nella nostra epoca per incontrare Hulk, l'uomo più forte della Terra. La missione di Tundra è quella di ottenere un campione del DNA del Golia verde da combinare con il suo per dare origine al più potente guerriero in difesa dei territori conquistati dalla Sorellanza. In un primo momento la guerriera si ritrova a combattere Hulk dimostrando il suo valore ma poi, terminata la battaglia, dopo aver ammesso di aver percorso molta strada per trovare un uomo che sia degno di lei, lo bacia ottenendo in questo modo un campione della sua saliva. Tornata nel suo tempo, Tundra si affida alle scienziate e in breve tempo rimane incinta, prima donna da quattro generazioni ad avere una gravidanza (gli uomini sono sterili perché si sono sottoposti a delle radiazioni per potenziarsi geneticamente e competere con le donne). Nove mesi più tardi nasce una bambina dalla pelle verde che eredità le caratteristiche e i poteri di entrambi i genitori. Il suo nome è Lyra.

I Fantastici Quattro, spaesati e maliconici (Reed è stato lasciato da Susan mentre Johnny è stato appena abbandonato da Crystal) si ritrovano per le strade di Manhattan durante i festeggiamenti per l'arrivo del nuovo anno. Improvvisamente la festa viene interrotta da Thundra che, prendendo Alicia come ostaggio, di fronte alla folla annuncia di voler sfidare in combattimento la Cosa. All'interno di uno stadio, allestito e riempito di spettatori per l'occasione, avviene lo scontro tra Thundra e la Cosa nel quale il nostro roccioso protagonista sembra avere la peggio. Mentre il resto dei Fantastici Quattro si occupa di liberare Alicia, tenuta nelle mani dei Terribili Quattro, Reed indirizza un raggio contro Ben che, trasformandolo momentaneamente in umano, gli permette di liberarsi dalla morsa di Thundra la quale, trovandosi di fronte a un debole avversario, preferisce abbandonare la battaglia.