Alceste Santacroce
L'impresa un po' presuntuosa della resurrezione
Alessandro Bilotta (script) / Sergio Gerasi (art) / Adele Matera (colors)
L'impresa un po' presuntuosa della resurrezione
Alessandro Bilotta (script) / Sergio Gerasi (art) / Adele Matera (colors)
Essere un giornalista di gossip e morire per omicidio è uno scoop fenomenale di cui malauguratamente non si può approfittare. Ma ancora più sensazionale è la notizia di riuscire a risorgere, un fatto da prima pagina, se Roma non fosse sempre più indifferente. Alceste Santacroce non sembra più quello di un tempo, non parla, non capisce, non cammina. È difficile immaginare cosa gli passi per la testa, ma è prevedibile che non riesca a sfuggire alla tentazione della resurrezione, per dimostrarsi alla pari di ben più celebri precedenti. In una città di santoni che vendono miracoli, di apparizioni divine sulle pendici di Monte Mario e di vecchie pornostar in aria di beatificazione, un uomo un po' presuntuoso s'inventa una personale via crucis.
Darsi da fare per tornare in vita può essere una sfida, ma anche una necessità quando capita la più comune delle sventure umane. Alceste, forse pensavi di vivere per sempre, invece ti sei accorto semplicemente di non riuscire a morire mai.
60 pagine
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