Detective Comics vol 2 # 12

Batman respinge con il fuoco lo strano organismo che lo stava attaccando, venendo poi a sapere, da un messaggio oleografico del professor Smart, che Hugh Marder, per curarsi da un male genetico, ha usato l'acceleratore di particelle sul DNA di un cadavere che ha poi incrociato con il suo, ottenendo dei cloni altamente instabili da utilizzare per compiere esperimenti e proseguire le sue ricerche. Successivamente ha tentato di curarsi entrando nell'acceleratore di particelle, assorbendo le radiazioni che attualmente lo tengono in vita e che lo hanno reso completamente folle. Il video termina con la paura di Smart che Marder possa trasformarsi in una bomba atomica. Nel frattempo Mr. Toxic e il suo clone irrompono ai laboratori Dunhill ordinando al Professor Manhart di utilizzare l'acceleratore di particelle per farlo tornare normale altrimenti tutta Gotham verrà risucchiata in un buco nero. Alla batcaverna Batman rileva un anomalo picco di energia nei laboratori Dunhill e si precipita sul posto dove assiste alla fusione di due corpi dal quale si genera un abominio. Scoperto che il calore intenso neutralizza le capacità dell'organismo, Batman gli lancia contro un batarang incandescente che interrompe il processo. Subito dopo Batman porta a Marder il casco speciale dicendogli che spera di non doversi pentire, un giorno, di avergli salvato la vita.

L'agente Nancy riceve l'incarico di sorvegliare la stanza al cui interno è custodita la faccia del Joker. E' la sua prima notte a Gotham e il sergente Bullock gli spiega che quello è il posto dove mandano i poliziotti freschi di recluta per vedere quanto riescono a durare. Dopo averle raccontato una storia macabra riguardo il Joker, Bullock la lascia sola. Dopo un paio di ore la ragazza sente la risata del Joker e terrorizzata trova un registratore dietro il contenitore scoprendo che Bullock si voleva solo prendere gioco di lei come fa con tutti il novellini. Altrove, intanto, Joker si prepara a riprendersi la sua faccia.