Con il braccio che gli è rimasto libero, Pecos Bill lotta disperatamente contro Diavolo Nero. Il cowboy riesce a torcergli il collo e lo uccide. Intanto il lastrone di ghiaccio su cui si trova, trasportato dalla corrente del fiume, sta per raggiungere la cascata. Pecos Bill non fa in tempo a liberarsi dalle corde che lo legano al totem e precipita nel baratro spumeggiante. Nella terribile caduta, il totem si è divelto dal lastrone di ghiaccio, e ora galleggia trattenendo il corpo inanimato del cowboy. Provvidenzialmente Turbine arriva in soccorso del suo padrone, lo trascina a riva e lo rianima. Pecos Bill scioglie i legami ma si accorge di avere un braccio fratturato. Con fatica riesce a cavalcare e giunge ad una casupola abitata da una giovane donna, June Lanford che ha appena respinto gli indiani che vogliono impossessarsi delle pellicce custodite nel magazzino. La fanciulla medica Pecos Bill che, prevedendo un nuovo attacco degli indiani, la convince a correre con il suo cavallo in città, dove chiederà aiuto alle giubbe rosse e cercherà i suoi amici Jane e Davy. Purtroppo, mentre si avvicina alla foresta, June si imbatte negli indiani della tribù dei Lupi Selvaggi che la fanno prigioniera, invece Turbine riesce a fuggire e continua la sua corsa verso la città. Gli indiani sono comandati dal grande sachem Lupo Bianco e dalla sua promessa sposa Génika. Mentre Lupo Bianco trasporta June all'accampamento, Génika, accompagnata da dieci guerrieri, si dirige al magazzino per impossessarsi delle preziose pellicce. Intanto, nella casupola, Pecos Bill si prepara a far fronte all'attacco. Gli indiani pensano che la casa sia abbandonata ma, quando si accorgono della presenza del cowboy, cercano di espugnarla con archi e frecce. Sebbene ferito ad una spalla da una freccia, Pecos Bill riesce a respingerli a colpi di fucile. Allora gli indiani si arrampicano sulla cima di una roccia scoscesa che domina la casupola e, da lì, si preparano a provocare la caduta di una valanga che la seppellirà. Intanto Pecos Bill, dopo aver sbarrato saldamente porte e finestre, si abbandona al suolo privo di sensi.
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