100% Marvel # 102 | Moon Knight 5: Giù nel sud

Per sfuggire alla caccia dei Thunderbolts, Moon Knight ha inscenato una finta morte, sacrificando la sua identità segreta, Marc Spector. Ora si trova a Città del Messico dove, nei panni di Jack Lockley (l’altra identità del Cavaliere Lunare) partecipa a degli scontri clandestini per sbarcare il lunario. Dopo aver sconfitto l'ennesimo avversario, Jack viene avvicinato da un uomo di nome Carlos che gli offre un lavoro. Carlos lavora per Gilberto Alcantara, uno dei più ricchi proprietari terrieri del Messico. Sua figlia è stata rapita da alcuni suoi rivali che si vogliono vendicare di lui colpendo la sua famiglia. Dopo una lunga conversazione con Alcantara il nostro protagonista accetta di salvargli la figlia prigioniera in una cella della prigione ma solo alle sue condizioni. Gilberto Alcantara insiste che Carlos lo accompagni nella missione. Mentre Jack Lockley e Carlos iniziano a costruire la loro rete di contatti locali per capire come arrivare alla figlia di Alcantara, qualcun altro pare interessato alle attività del nostro mercenario, il suo nome è il Punitore.

Il ricco imprenditore messicano Gilberto Alcantara ha assunto il nostro eroe, ora nei panni di Jack Lockley, per liberare sua figlia Carmen detenuta in una prigione federale. Jack è costretto ad agire insieme a due uomini di Alcantara di cui però si fida poco. Penetrato nella prigione, il nostro protagonista, usando degli esplosivi arriva alla ragazza che si spaventa quando viene a sapere che suo padre lo ha assunto per liberarla. Intuendo qualcosa di poco chiaro, Jack afferra la ragazza e la porta nel luogo prestabilito dove ha dato appuntamento ai compari di Alcantara. Jack è furioso e vuole sapere cosa sta succedendo. Uno degli uomini gli punta una pistola dietro la nuca ma prima di poter sparare viene ucciso da un cecchino, il Punitore. Jack spinge Carmen in un furgone e si allontana. Nascosti nella camera di un motel, Jack viene a sapere dalla ragazza che suo padre è a capo di una organizzazione criminale che sta trattando una alleanza con una famiglia russa. Avvicinata dagli agenti federali degli Stati Uniti, Carmen, in cambio di una nuova vita, ha accettato di testimoniare contro suo padre. Gilberto Alcantara è venuto a saperlo e ha ordinato ai suoi di ucciderla per mostrare ai nuovi alleati come lui si comporta con chi lo tradisce. Carmen è stata portata in prigione per essere protetta. Tuttavia c'è qualcuno che la ragazza teme più di suo padre, un misterioso e sanguinario predatore che sta facendo fuori gli uomini di Gilberto Alcantara.

Nei bassifondi di Città del Messico, Marc Spector, ora con l'identità di Jack Lockley, fugge dagli uomini di Gilberto Alcantara, un ricco signore della malavita locale, che intende ucciderlo insieme a sua figlia Carmen per dimostrare alla famiglia russa con cui si sta alleando che non si fa scrupolo a eliminare chi lo tradisce. Alcantara ha assunto due mercenari, Gus e Rigo, i fratelli Zapata, per riportargli indietro la figlia disobbediente a far fuori il "gringo" che la protegge. I due fratelli, armati fino ai denti, rintracciano il motel in cui i nostri si sono rifugiati ma al loro primo tentativo falliscono. In fuga per le strade della città, Jack e Carmen vengono inseguiti dagli uomini di Alcantara, i quali vengono uccisi da un misterioso e sanguinario vigilante chiamato Toltec che compie una vera e proprio carneficina. Intanto i Fratelli Zapata, presentandosi a mani vuote da Alcantara vengono insultati per aver fallito. I due non la prendono bene e pur promettendo al boss malavitoso che si impegnano a portare a termine quanto accordato, decidono di tradirlo al momento opportuno. Prima però i due fratelli devono pareggiare i conti con il nostro protagonista.

Città del Messico. Gli uomini della famiglia russa che hanno stretto accordi con il boss locale Gilberto Alcantara, vengono sterminati uno ad uno da Frank Castle, il Punitore. Nel frattempo, il nostro protagonista, tornato a indossare il costume di Moon Knight, cerca di recuperare Carmen, finita prima nelle mani degli uomini di Alcantara e successivamente in quelle dei Fratelli Zapata. Quest'ultimi sembrano aver cambiato i loro piani e ora invece di uccidere la figlia di Alcantara la vogliono proteggere dal padre. Moon Knight li raggiunge e accertatosi sulle condizioni di salute della ragazza e sulle intenzioni di Gus e Rico Zapata si prepara ad affrontare Gilberto Alcantara nella sua roccaforte sorvegliata da un vero e proprio esercito personale. A quanto pare il nostro eroe non è il solo a essere interessato al boss criminale. Nascosto nell'ombra, il misterioso e sanguinario vigilante chiamato Toltec, si prepara a fare irruzione nella villa super protetta di Gilberto Alcantara.

Penetrato all'interno della villa di Gilberto Alcantara, Moon Knight si ritrova di fronte a uno spettacolo raccapricciante. Tutti gli uomini del boss malavitoso sono stati orrendamente mutilati da qualcuno che lo ha preceduto. Nella sala bar della casa, il nostro protagonista trova il Punitore che si beve tranquillamente un whisky. Prima di allontanarsi Castle gli dice di non essere lui il responsabile della carneficina ma che apprezza chiunque sia stato a fare questo. Salito al piano superiore, Moon Knight, dopo essersi sbarazzato degli ultimi superstiti, si trova faccia a faccia con Gilberto Alcantara. Il boss è terrorizzato ma non dalla sua presenza bensì da Toltec, il mercenario dal costume di atzeco, appeso sul soffitto della stanza. Il Cavaliere della Luna gli lancia uno sguardo poi, senza proferire parola, si allontana lasciando a Toltec il compito di uccidere Gilberto Alcantara con la sua ascia. All'esterno della villa Moon Knight si incontra con Carmen e i Fratelli Zapata. La prima lo ringrazia di averla aiutata mentre i due mercenari sono più che felici di poter entrare in possesso di tutto il denaro di Alcantara. I tre si allontano e il nostro protagonista trova alloggio in una camera d'albergo dove dalla televisione apprende dell'ascesa di Norman Osborn alla guida della comunità supereroistica statunitense. Per Moon Knight è tempo di tornare a casa.

Un gruppo di donne, riunite per una terapia di gruppo, racconta, a turno, la propria terribile esperienza con un sadico stupratore seriale. Dai racconti veniamo a conoscenza che tutte le donne venivano avvicinate allo stesso modo: l'uomo, affascinante e di bell'aspetto, si presentava cercando di sedurle in maniera gentile, poi, ottenuto la loro fiducia, nel corso di una cena a un ristorante oppure dopo una serata al cinema, le drogava per poi portarle nel loro appartamento e abusare violentemente di loro per tutta la notte. Il mattino dopo, ognuna delle ragazze, violate e tumefatte, racconta di aver reagito in maniera diversa. C'è chi ha cercato con rabbia di rintracciare lo stupratore, chi nega di essere mai stata in pericolo e un altra ancora che per la vergogna ha tentato di suicidarsi. Quest'ultima, forse quella più traumatizzata dall'esperienza, viene salvata da Moon Knight il quale successivamente ferma lo stupratore, lo pesta violentemente e lo manda all'ospedale. Alla fine, la donna che ha tentato il suicidio, rivela davanti alle altre ragazze di essere stata ispirata dalle azioni del suo "salvatore", raccontandogli di aver raggiunto l'ospedale in cui era ricoverato il suo aguzzino, di essere entrata di nascosto nella sua stanza e di avergli provocato un arresto cardiaco staccandogli la spina che lo teneva in vita.