Batman vol 2 # 49

Bruce Wayne si è precipitato a Villa Wayne dopo essersi ricordato di essere stato Batman. Alfred, disperatamente, vuole impedirgli di entrare nella batcaverna, ma Bruce insiste deciso a fermare la minaccia di Mister Bloom. Alfred gli spiega di aver distrutto la macchina capace di trasferire le sue conoscenze e capacità a dei cloni perché nessuna mente umana poteva sopportare lo shock del trauma subito. Bruce però non si arrende e accendendo il computer trova un backup del sistema. Noncurante dei timori di Alfred che vorrebbe non rinunciasse a una vita serena e all’amore con Julie Madison, Bruce si allaccia alla macchina e l’attiva. In un baleno la mente di Bruce viene innondata di immagini e falsi ricordi di altri Batman. Durante il processo, inaspettatamente appare Julie Madison che rivela di essere stata sempre a conoscenza del suo segreto, offrendosi di simulare di essere Joe Chill - ruolo che Alfred si rifiuta di fare - e così ricreare le condizioni che hanno portato alla nascita del Cavaliere Oscuro. Sebbene sia consapevole che perderà tutta la memoria della loro recente relazione, accetta per il bene di tante vite, inclusa la sua. La macchina emette un ultima scarica di energia e una successiva esplosione risveglia uno sciame di pipistrelli. Bruce è vivo e dice che c'è del lavoro da fare.