Carrie Bradshaw, protagonista della serie TV Sex and the City, ha regalato a Sarah Jessica Parker una notorietà planetaria e un destino non immaginabile, stando almeno alle premesse. C'era una volta, prima di Carrie, Sarah una bambina intelligente e vivace, nata in seno a una famiglia poverissima, composta da una mamma e quattro fratelli, poi una mamma, un nuovo papà e otto fratelli. Pochi soldi, mille difficoltà, ma una sola certezza: l'importanza dell'arte, del cinema e soprattutto del teatro, gli unici divertimenti per cui, bene o male, i soldi si dovevano trovare. Grazie agli sforzi della sua famiglia, Sarah ha coltivato uno spirito artistico che via via ha affinato, cominciando prestissimo a recitare in teatro, quindi in qualche telefilm, poi nei primi film come attrice non protagonista, quindi in alcune commedie di successo come protagonista. Fino alla svolta, a quel ruolo che l'ha resa unica e notissima in tutto il mondo in una delle serie TV che hanno cambiato il volto della televisione e il modo delle donne di uscire, di sentirsi libere e femminili, di sentirsi solidali e complici nel percorso di emancipazione. Sarah, dalla sua, dopo la fortunata parentesi del serial, porta avanti invece alcune piccole grandi battaglie personali nella beneficenza, nel sostegno alla cultura, nell'imprenditoria e, con l'equilibrio e la pacatezza che la contraddistinguono, si erge a faro di una famiglia che riesce a tenere unita da vent'anni in una realtà effimera come quella hollywoodiana. C'è molto della bambina di Nelsonville, Ohio, di quella piccola fiammiferaia (il suo primo ruolo), nella Sarah di oggi: una donna intelligente, pragmatica, e di grande cuore che a Carrie deve la fortuna di averle permesso di scrivere una favola moderna tra le più belle.
88 pagine
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